Tre studentesse quattordicenni sono rimaste ferite in modo lieve a Gioia Tauro mentre erano in classe, nella scuola media “Campanella”, a causa della caduta, per motivi in corso d’accertamento, di una parte di intonaco. Le tre studentesse sono state portate in ospedale per accertamenti, ma le loro condizioni non destano alcuna preoccupazione. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro.
La Procura della Repubblica di Palmi ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità nell’ambito della quale ha disposto il sequestro della classe in cui si é verificato il crollo e di quella al piano superiore. Le lezioni nella scuola media interessata dal crollo sono state sospese.
Dall’ indagine conoscitiva di “Ecosistema scuola 2013”, emergeva, per quanto riguardava la Calabria, un forte ritardo sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici. In particolare si segnalano strutture site in aree ad alto rischio sismico e idrogeologico, costruite in malo modo e prive delle normali norme sulla sicurezza. Non si tratta soltanto di mancanza di fondi per mettere in sicurezza le scuole: spesso il problema “scuole sicure” ha risvolti ancora più inquietanti. Di cosa si tratta? Della lunga mano della malavita organizzata e della corruzione nelle gare d’appalto per i lavori di ristrutturazione o edificazione degli edifici scolastici.
. In Calabria ci sono scuole costruite da meno di 10 anni che si allagano dopo un semplice temporale, che non hanno gli impianti antincendio a norma e che dopo una giornata di vento si ritrovano con porte divelte e tetti scoperchiati. Scuole che sembrano costruite, come nella favola di Hansel e Gretel, con il marzapane, dove basta poco per farne venire giù un pezzo. In un territorio sismico come quello calabrese e soprattutto dell’area dello stretto di Messina, la questione sicurezza delle scuole è di primaria importanza.