La Procura della Repubblica di Catanzaro ha deciso di porre sotto sequestro tutte le schede di voto relative alle elezioni comunali del 6 e 7 maggio. La decisione è stata assunta direttamente dal pm Gerardo Dominijanni poichè pare ci sia stata una grossa compravendita di voti nella quale risultano coivolti un consigliere di Centrodestra e un paio di persone. Come dichiarato dagli stessi ambienti il sequestro delle schede non ha comunque effetti sulle procedure elettorali. Il neosindaco Abramo ha dichiarato : “Non posso che essere soddisfatto della decisione della Procura della Repubblica di verificare tutte le schede elettorali delle novanta sezioni cittadine, in tal modo saranno fugate definitivamente tutte le ombre che strumentalmente sono state gettate sulla mia limpida e netta vittoria. Se dovessero emergere responsabilità di natura penale queste apparterrebbero a singoli individui. Come un magistrato ha riconteggiato i voti nelle sezioni contestate dalla sinistra proclamandomi sindaco, sono certo che sarà la Procura a confermare la trasparenza della mia elezione voluta dalla maggioranza assoluta dei miei cittadini.” Nelfrattempo la sconfitta non va proprio giù al candidato di sinistra. ‘Presenteremo immediatamente un ricorso al Tar chiedendo, per la pronuncia, tempi molto rapidi”. Lo ha detto lo stesso Salvatore Scalzo, incontrando i giornalisti assieme al commissario regionale del Pd Alfredo D’Attorre e ai parlamentari Mario Tassone, vice segretario nazionale dell’Udc, Doris Lo Moro (Pd) e Angela Napoli (Fli) firmatari di un’interrogazione sulle presunte irregolarita’ nelle elezioni comunali di Catanzaro.
