“Avete appena compiuto 18 anni. Avete deciso di farla finita con la vostra vita. La vostra decisione sembra irrevocabile. Decidete in un ultimo slancio di scrivere le ragioni del vostro gesto. Tracciando il vostro autoritratto, descrivete tutto il disgusto che provate per voi stessi. Il testo dovrà evocare qualche evento della vostra vita all’origine del vostro stato d’animo”. Questa la veloce spiegazione data da un insegnante francese prima di assegnare ai suoi alunni di 13 e 14 anni un deprimente e pazzesco tema da svolgere in classe dal titolo “Lettera prima del suicidio”. Gli studenti perplessi hanno eseguito il compito, cercando tra un pausa e l’altra di ottenere ulteriori spiegazioni dall’insegnante che, secondo quanto raccontato dagli alunni, evitava di rispondere, limitandosi a un “è così, zitti e scrivete”. Ma i ragazzini a casa non hanno esitato ad avvertire i genitori ed è scoppiata la bufera. Inorriditi hanno subito provveduto a contattare il direttore scolastico, che ha sospeso in tutta fretta il folle insegnante. “Quale sarà il prossimo tema? Cosa provate quando vi fate male di proposito compiendo atti di autolesionismo?” si è chiesta disgustata una delle mamme. Mentre un’altra mamma furiosa ha notato che sul compito corretto dall’insegnante e portato a casa dal figlio, c’era la scioccante puntualizzazione: “Non abbastanza preciso”.
