Sono oltre 10 milioni le persone che vivono nelle zone più a rischio dell’India per il passaggio del ciclone Phailin, grande quasi quanto lo stesso subcontinente e formatosi nella Baia del Bengala. Piogge molto intense e venti che superano i 200 km/h stanno mettendo in pericolo la popolazione, sono gia più di mezzo milione le persone evacuate e 10 quelle che hanno perso la vita.
Il ciclone, simile per intensità a Katrine, ha raggiunto ieri le coste degli Stati di Orissa e Andhra, nella parte occidentale dell’India. Secondo i meteorologi Phailin avanzerà verso nord-ovest e per 6 ore manterrà la stessa intensità, poi dovrebbe attenuarsi. Il pericolo potrebbe arrivare anche dal mare: il ciclone potrebbe produrre onde di tre metri e mezzo che potenzialmente sarebbero in grado di portare l’acqua marina 600 metri dentro le coste.
PRECEDENTI – Nel 1990 un’altra tremenda perturbazione provocò sempre nella stessa zona gravi danni, uccidendo ben 10mila persone in Orissa. Proprio per questa ragione le autorità hanno preventivamente evacauto la zona con un allarme rosso Orissa e Andhra Pradesh. L’aeroporto di Bhubaneswar ha sospeso la sua attività. Sospesi anche gran parte dei collegamenti ferroviari.
In giornata, secondo la protezione civile indiana, fortemente concentrata nelle zone interessate dal ciclone, sarà possibile fare una prima stima dei danni e soprattutto sarà possibile comprendere se le misure d’emergenza adottate saranno state sufficienti.