Tempi di crisi per Myspace, il social network nato nel 2003, che sta perdendo utenti a vista d’occhio; il settimanale Bloomberg Businessweek lo dichiara finito. Una recente statistica condotta dalla società di ricerche di mercato Comscore gli utenti unici nel mese di maggio erano 34,8 milioni, contro gli oltre 76 di qualche tempo fa. Ed la diminuzione di utenti genera anche una crisi nel settore pubblicità, visto che il grande giro di affari del social network si basava su quello, inserzioni in calo visto che le visite sono diminuite, centinaia di milioni di dollari persi negli ultimi anni. A febbraio la News Corp, che ha acquistato l’azienda proprietaria del sito la Intermix nel 2005, ha deciso di mettere in vendita Myspace, il social network è in “vendita”, ma nessuno lo vuole.. Sicuramente il problema di Myspace è stato che è nato come social network ma con obiettivi economici ben precisi, dettati spesso dalle case discografiche; per contro gli altri social network come Facebook e Twitter avevano via libera, guidati dall’utenza, ecco perché a lungo andare Myspace si è perso gli iscritti per strada. Zuckeberg si preoccupava di creare basi solide affinché le aziende si sentissero sicure di investire nel prodotto Facebook, mentre Myspace non poteva agire senza considerare ogni singolo introito. E’ la fine di uno dei tanti “figli dell’era digitale”, anche se per strade diverse, il business della rete riguarda tutti, non credo che gli altri Social network si muovano senza considerare gli introiti, lo fanno soltanto per vie diverse, evidentemente vincenti.
