Con l’arrivo dell’inverno si nota la crisi che si percuote su milioni di famiglie italiane; e lo si avverte anche dai piccoli aspetti come il boom dell’acquisto di legna per stufe e caminetti, metodo antico e meno costoso per riscaldare casa. Infatti mentre aumentano i prezzi dei combustibili e quindi del gas, gli italiano hanno optato per l’acquisto di legname. Per quest’anno con l’arrivo del gelo, si prevede l’accensione di circa 6 milioni di stufe e camini; secondo l’ Istat vi è un aumento del 15% dell’importazione della legna, rispetto all’anno scorso. Dai dati registrati dalla Coldiretti, l’ Italia, con l’importazione di 3,5 miliardi di chili di legna, è diventato il primo importatore mondiale di legna da ardere, diventando competitiva dal punto di vista economico, oltre che dal punto di vista ecologico. Tutto ciò dovuto alla riapertura dei camini sia nelle vecchie abitazioni, che alla costruzione nelle nuove di impianti innovativi come stufe a legna, caldaie e pellet, dove l’Italia soddisfa il 90% della domanda sul mercato interno, e dove ne destina un terzo della produzione nazionale alle esportazioni. Da ciò però vi è un aumento della criminalità, dovuta ai furti di legname. Sul nostro territorio sono presenti 10 milioni e 400 mila ettari di superficie forestale, in aumento del 20 per cento negli ultimi 20 anni, di cui viene utilizzato meno del 15% della ricrescita annuale a fronte di un 65% ad esempio della Germania.
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