In Calabria in queste ore c’è apprensione per le sorte di Gabriele de Tursi scomparso da casa da qualche giorno, ma c’è un’altra famiglia che vive da mesi con angoscia per la sorte di un ragazzo scomparso nel nulla dal 24 Febbraio scorso: Massimo Lampasi. A Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, quella sera Massimo era uscito, dicendo alla compagna che sarebbe andato al bar per comprare le sigarette, ma a quel bar non è mai arrivato. Meno probabile è l’ipotesi dell’allontanamento volontario dal momento che a casa lo aspettava una figlia di appena quattro mesi alla quale Massimo era molto attaccato. Inutili si sono rivelate, fino a questo momento, le indagini avviate dalle autorità inquirenti per il suo ritrovamento, gli appelli, disperati, della sua famiglia a eventuali testimoni, che abbiano visto il giovane la sera che è uscito da casa oppure che son venuti a conoscenza di qualcosa che possa essere utile per rintracciare lo scomparso e l’interessamento della trasmissione “Chi l’ha Visto”. Il giovane si è allontanato senza portare con sé il telefonino, che è stato trovato a casa e che ha consentito di controllare i contatti da lui tenuti prima di scomparire. Nessun risultato è arrivato dalla visione delle registrazioni effettuate da alcune telecamere fisse di sorveglianza, dislocate in vari punti del centro abitato.
Più il tempo passa, maggiore è il timore che la scomparsa di Massimo possa configurarsi come un caso di “lupara bianca”, anche per i legami al tragico caso di Pasquale Andreacchi, il ragazzo di 18 anni torturato, uccisi e dato in pasto ai cinghiali. il quale era proprio di Serra San Bruno. Tra gli “amici più stretti” che la famiglia di Pasquale Andreacchi aveva indicato agli inquirenti, pochi giorni dopo la scomparsa del loro ragazzo, c’era anche Massimo Lampasi. Pasquale sparì da Serra San Bruno l’11 ottobre 2009 ed i resti del suo corpo dilaniato furono recuperati, a più riprese, tra il dicembre ed il gennaio successivi. Massimo Lampasi, invece, è diventato un fantasma, sempre a Serra San Bruno, il 24 febbraio del 2013. Nessuna traccia, solo silenzio. Le indagini, sui due casi, procedono in direzioni diverse. Nulla, allo stato, sembra collegare la sparizione di Lampasi con quella di Andreacchi, salvo la loro vecchia amicizia in una realtà nella quale incrociare sul proprio cammino la persona sbagliata significa rischiare la vita.
La speranza è che Massimo possa al più presto tornare a casa e riabbracciare la sua famiglia, in particolare, la figlioletta di pochi mesi. Ma ogni giorno che passa aumenta il timore che gli possa essere capitato qualcosa di estremamente grave.