Ancora violenza in India, dove un nuovo caso di stupro ai danni di una giovane donna riaccende le polemiche e sconvolge l’opinione pubblica, fortemente scossa dopo il brutale episodio del mese scorso, a Nuova Delhi. La popolazione ha paura e le donne protestano per le violenze ai loro danni, in forte aumento nel Paese. Stavolta, il fatto è avvenuto nel nord dell’india, alla periferia di Amristar: la vittima, una 29enne, era salita su un autobus per raggiungere l’abitazione dei suoceri, dove è arrivata soltanto molte ore più tardi. La donna, infatti, è stata sequestrata dall’autista, che l’ha portata in un casolare dove, a turno, l’hanno violentata lui e altre 5 persone. Tra questi un ragazzino di appena 17 anni. I sei bruti sono stati arrestati dalla Polizia, che però teme ci sia un settimo uomo, un complice ancora libero, che stanno cercando.
Il 16 dicembre scorso una ragazza di appena 23 anni fu sequestrata dall’autista di un autobus, mentre era a bordo del mezzo in compagnia del fidanzato: mentre quest’ultimo veniva picchiato, lei subiva le violenze di 5 uomini, attualmente tutti sotto processo. A causa delle ferite riportate, la giovane studentessa è deceduta: la madre chiede a gran voce la pena di morte per gli aguzzini di sua figlia, e anche per quelli della 29enne, compreso il minorenne che rischia solo tre anni di riformatorio.
Questa ondata di violenza ha mobilitato soprattutto le donne, che si sono attivate in numerose manifestazioni, per chiedere giustizia in nome delle vittime, ma soprattutto maggiore sicurezza e un inasprimento delle pene per il reato di violenza sessuale.