Giustizia americana. Breana Evans è una ragazzina 12enne, ed è stata arrestata in Florida, nella città di Orlando, per aver pizzicato il sedere a un compagno di scuola – gioco in voga tra gli adolescenti. A riportare l’incredibile vicenda il famoso quotidiano New York Daily News.
“Santo cielo, a cosa siamo arrivati? I ragazzini non possono nemmeno essere più ragazzini: lei ha 12 anni e si comporta come una dodicenne. Mi dispiace che abbia toccato suo figlio. Mi spiace, penso che lei sia troppo protettiva: consenta a suo figlio di essere un ragazzino e di farsi qualche amico”. Sono le parole del papà di Breana rivolte alla madre della “vittima” che ha fatto partire la denuncia. Colei che dovrà difendersi dall’accusa di aggressione, ha commentato con stupore quanto accaduto nei corridoi della Milwee Middle School di Longwood: “Mi dispiace, non sapevo che sarebbe andata a finire così. Credo sia una situazione stupida, come l’accusa”. “Non doveva andare così”, ha detto ai microfoni dell’emittente a stelle e strisce Wkmg. La ragazzina non può certamente finire in carcere (dovrà seguire un corso di riabilitazione presso una struttura per minori), ma la fedina penale non l’ha più intonsa. Caso limite proveniente dalla Florida, per una giustizia deviata e pericolosa: finché perdura l’accanimento sui deboli e sugli innocenti, si garantisce l’impunità dei potenti. Sulle questioni che più contano.