Arrestato a Milano uno dei responsabili dell’attacco terroristico al museo Bardo di Tunisi: si tratta di un marocchino di 22 anni Abdel Majid Touil, questo il nome della persona nota anche con l’alias Abdallah ed è ritenuto responsabile della pianificazione e dell’esecuzione dell’attacco terroristico che ha causato 24 morti (4 italiani) e 45 feriti. si trovava in Italia un mese prima della strage. Il 17 febbraio era sbarcato in Sicilia, a Porto Empedocle, da un barcone
Il presunto terrorista va e viene dall’Italia senza che nessuno riesca a fermarlo: il 17 febbraio era sbarcato in Sicilia, a Porto Empedocle, da un barcone. Qui era stato identificato insieme ad altre 97 persone e aveva ricevuto un provvedimento di espulsione dal questore di Agrigento, come indicato nel foglio di via. Da quel momento, Majid sparisce, si reca a Tunisi, secondo le accuse, per compiere la strage. Dopo essere sparito un’altra volta, il 22enne torna in Italia, dove riesce ad entrare (non si sa quando né da dove), nonostante il provvedimento di espulsione. Ed è su questo punto, soprattutto, che si scatenano le polemiche politiche.
L’arresto è avvenuto in strada vicino all’appartamento di Gaggiano (Milano) di via Pitagora 14 dove vivono la madre e i fratelli che vivono in Italia con regolare permesso di soggiorno. La cattura – ha spiegato Bruno Megale, dirigente della Digos – è stata possibile grazie alla denuncia fatta a metà aprile (quindi un mese dopo la strage) dalla madre che si era rivolta alla stazione dei carabinieri di Trezzano sul Naviglio per denuncare lo smarrimento del passaporto del figlio. A quel punto è stato possibile ricostruire il collegamento con il Bardo, in quanto Majid era latitante e già ricercato dalle autorità di Tunisi.