Attentato terrioristico in Tunisia, dove nella capitale una bomba ha distrutto un autobus che trasportava un gruppo di guardie presidenziali, provocando diverse vittime, almeno dodici, e diciassette feriti. La forte esplosione si è verificata nelle ore di punta nella centrale Avenue Mohamed V di Tunisi, vicino all’ex sede del partito del deposto presidente Ben Ali. L’autobus è andato letteralmente in pezzi: una fonte della sicurezza ha parlato di una dinamica compatibile con un’esplosione dall’interno del bus, probabilmente a causa di una bomba a bordo o di un kamikaze che ha azionato una cintura esplosiva.
Numerose ambulanze sono accorse nella zona – già intasata per il traffico e la pioggia – che è stata transennata. Tante persone che abitano negli edifici intorno sono accorse in strada, incredule per quanto successo. Testimoni hanno riferito di un’esplosione che si è sentita per tutta la città e di “spettacolo catastrofico”. Palpabile il nervosismo delle forze dell’ordine, dispiegate a centinaia tra polizia e militari, che si sentono prese di mira in prima persona.
Sul posto sono arrivati il primo ministro Habib Essid ed ilministro degli Interni Najem Gharsalli, che ha parlato subito di “attacco terroristico”. Il presidente Beji Caid Essebsi in serata è apparso alla tv dichiarando la proclamazione dello stato di emergenza per 30 giorni e il coprifuoco a partire dalle 21 alle 5 del mattino. “Siamo in guerra con il terrorismo, ci attrezzeremo”, ha promesso Essebsi, che per domani ha convocato una riunione del comitato sicurezza e ha ripristinato lo stato di emergenza.