La pubblicità dello straccio torna sui manifesti per le strade di Napoli. Ma è modificata: al posto della scena, pesantamente criticata da più parti, che rappresentava un uomo seduto accanto a una donna apparentemente esanime, adesso la donna è viva e sta solamente riposando, con un fischietto coriandolo, in bocca nel più classico dei post-sbornia. Lo slogan rimane sempre lo stesso: “Elimina tutte le tracce“. La nuova campagna pubblicitaria, fanno sapere dall’azienda napoletana Clendy committente dello spot, è stata realizzata per spiegare la precedente campagna che era stata accusata di istigare al femminicidio, perfino dal ministro Elsa Fornero che ne aveva richiesto la rimozione. Il nuovo spot sarebbe una sorta di flashback rispetto al precedente, nel quale si spiega che la donna, apparantemente esanime nello spot, non è morta ma è solamente in preda ad un post-sbornia. “Con questo nuovo concept – si legge in un comunicato diramato dalla Clendy – non solo evidenziamo con ulteriore ironia l’efficacia del panno, ma cerchiamo di spazzare via le troppe polemiche abbattutesi su questa campagna”. A molti, però, la mossa della Clendy sembra solo un tentativo di salvarsi in calcio d’angolo dopo il primo discutibile spot, approfittando, al tempo stesso, del clamore suscitato dalla vicenda per pubblicizzare il prodotto.
Nella fotogallery le immagini delle due campagne pubblicitarie, in video un’intervista all’ideatore dello spot.