“Dalla parte del cervo“. In altri termini: dal folk al materiale tradizionale piemontese e transalpino sino al jazz, al rock e al pop. Sono tante infatti le idee musicali dei dodici brani del disco degli Edaq miste a suggestioni sonore di vario tipo. Francesco Busso (ghironda), Gabriele Ferrero (violino), Flavio Giacchero (cornamusa, clarinetto, basso), Stefano Risso (contrabbasso) ed Adriano De Micco (percussioni) cercano di rinvigorire una musica antica per renderla fruibile anche in chiave moderna.
Folk inglese, valzer, polche e mazurche caratterizzano melodie di facile presa derivanti da ascolti di ogni tipo (gruppi francesi, bretoni e inglesi come Perlimpinpin Folc, Gwerz e Blowzabella, il folk revival storico, la musica africana e balcanica, il rock).
“Essere dalla parte del cervo significa per noi muoverci in un vasto e inesplorato territorio in cui gli unici punti cardine sono il rispetto per le tradizioni musicali a cui ci rifacciamo e l’amore per la libertà espressiva.” – dicono gli Edaq – “Assume anche una valenza più profonda, se vogliamo spirituale, in cui ciascuno di noi ritrova nella ‘sua parte del cervo’ quella spinta che lo porta a battersi per ciò che ritiene giusto”. Un modo per essere dunque dalla parte della tradizione, per riscoprirla e magari anche per rinnovarla con una nuova libertà espressiva (e per far condividere anche all’ascoltatore un percorso del genere).