PADOVA – Emergono nuovi elementi in merito al tragico episodio di Cadoneghe, in provincia di Padova. Gabriele Ghersina aveva inviato un sms choc al presunto amante della moglie: «Non lascerò che me la porti via». Queste poche parole sono state inviate poco prima della tragedia, un attimo prima di uccidere la moglie Silvana Cassol e poi togliersi la vita. E’ stato possibile scoprire l’agghiacciante elemento grazie alle indagini coordinate dal pubblico ministero Vartan Giacomelli che cerca di far chiarezza sull’omicidio-suicidio di Cadoneghe.
Sarà affidata ai medici Giovanni Cecchetto e Massimo Puglisi la doppia autopsia, programmata anche una consulenza balistica. Sarà compiuta la prova dello Stub su entrambi i corpi per un’ulteriore conferma sulla dinamica dei fatti. Dalla relazione del medico legale si stabilisce che il proiettile sparato dalla Glock 17 è entrato nella zona temporale destra e uscito in quella sinistra.
Intanto la polizia ha ascoltato il presunto amante della Cassol. Si tratta di un collega di lavoro dell’ufficio di Edilizia Pubblica che ha sede a palazzo Gozzi. L’uomo, anche lui un dipendente del Comune di Padova, sostiene che tra loro c’era solo una forte amicizia, ma nessun rapporto vero. Ci sono forti dubbi sulle dichiarazioni dell’uomo.