La notizia è di quelle che scrivono la storia. Papa Benedetto XVI lascerà il pontificato dal prossimo 28 febbraio. E’ stato lo stesso pontefice ad annunciarlo personalmente, in lingua latina, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto.
Si tratta ovviamente di un evento rarissimo, che rappresenta un fulmine a ciel sereno per il Vaticano che dovrà comportarsi esattamente come se il Papa fosse morto. “Sento peso, lascio per il bene della Chiesa“, sono le dichiarazioni di Benedetto XVI subito dopo l’annuncio che ha poi aggiunto: “Le mie forze non sono più adatte per guidare la Chiesa”. Il Papa secondo le ultime notizia afferma di “essere consapevole della gravità della sua decisione“. Joseph Ratzinger salì al soglio pontificio il 19 aprile 2005 diventando il 265mo Papa della storia. Il pontificato è durato finora 2855 giorni, al giorno delle sue presunte dimissioni il 28 febbraio ne saranno trascorsi 2872.
LE REAZIONIDELLA CHIESA – Cresce lo sconcerto tra i fedeli che si chiedono se queste dimissioni non siano dovute allo stato di salute del Pontefice. Intanto arrivano le prime reazioni internazionali. Georg, fratello del Pontefice sostiene che il Papa “senta il peso dell’età”, quindi lega al suo stato di salute la decisione. Per Bagnasco è “una decisione che ci lascia con l’animo carico di dolore e di rincrescimento. Ancora una volta Benedetto XVI ha offerto esempio di profonda libertà interiore”. Padre Lombardi sostiene che in Vaticano si era notata la stanchezza del Papa e che a marzo avremo un nuovo pontefice. Il conclave si terrà a marzo. Ratzinger spiega che «dal 28 febbraio 2013, alle ore 20, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice». Sempre Padre Lombardi spiega che «dal primo di marzo, dopo le dimissioni del 28 febbraio, inizierà l’iter per l’elezione del nuovo Papa. Non sappiamo ora la data del Conclave, ma ovviamente non ci saranno i novendiali (i 9 giorni di lutto dopo la morte del Pontefice) così nel giro di un paio di settimane, nel mese di marzo, avremo il nuovo Papa».
LE REAZIONI DELLA POLITICA – Per Giorgio Napolitano il Papa è “provato da una fatica insormontabile ed il suo gesto è di straordinario coraggio. Merita rispetto per il grande senso di responsabilità”. Hollande non si sbilancia: “Decisione altamente rispettabile, La Republique saluta il Papa che prende questa decisione, ma non farà altri commenti su qualcosa che appartiene innanzi tutto alla Chiesa. La sua è una decisione umana e una volontà che deve essere rispettata”. Il governo tedesco, turbato, attende conferme ufficiali prima di rilasciare dichiarazioni. Intanto in Italia Bersani, intervistato da Radio Montecarlo afferma: “Notizia di portata storica. Non che questo non abbia precedenti, ma bisogna risalire a secoli fa”, ha sottolineato il segretario del Pd. “E’ una notizia di portata storica due volte, è rarissima come decisione e, secondo, viene fatta da un Papa che non la prende certo per debolezza. E’ un grande teologo che ha messo la teologia al servizio della Chiesa”. Berlusconi interviene dicendo: “Sono ammirato di fronte ad un gesto di grande responsabilita’, che risponde a una finalita’ nobile e alta e che riguarda il governo della Chiesa Universale”
MEDIA ARABI – La notizia delle dimissioni del Papa giunge sui media arabi che fanno riferimento all’età avanzata oltre alla salute del pontefice. “Il Papa del Vaticano annuncia di volersi dimettere alla fine di febbraio per motivi di salute”, titola il quotidiano panarabo londinese al Quds al Arabi. Assafir, giornale libanese vicino alle milizie sciite hezbollah, titola on line: “Il Pontefice si dimette per l’avanzata età”. “Annahar“, giornale espressione della comunità cristiana in Libano, titola: “Il Papa: mi rendo conto della gravità delle mie dimissioni”. “Il Papa intende dimettersi perché non ha più le forze per stare alla guida del ponteficato”, titola “Elaph” sito panarabo di proprietà saudita. Le principali tv satellitari, la saudita al Arabiya e la qatriota al Jazeera hanno dato la notizia riportando i flash delle agenzia di stampa italiane.
IL TESTO DELL’ANNUNCIO – “Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo sommo pontefice. Carissimi fratelli vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la santa chiesa alla cura del suo sommo pastore, nostro Signore Gesù Cristo e imploriamo la sua santa madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i padri cardinali nell’eleggere il nuovo sommo pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la santa chiesa di Dio”