ROMA – Il tema dell’immigrazione nel nostro Paese sembra essere a centro del dibattito. Anche il presidente del Consiglio Enrico Letta ha preso posizione sullo scambio di opinioni attorno alla legge Bossi-Fini, innescato a seguito dei numerosi episodi di naufragi di barconi che stanno interessando le coste di Lampedusa. “Da cittadino e da politico abolirei la Bossi-Fini e ho sempre ritenuto sbagliato il reato di clandestinità, ma siamo una grande coalizione nella quale è normale ci siano delle contraddizioni”, ha affermato all’interno della manifestazione “la Repubblica delle Idee” di Mestre, aggiungendo però che della questione si discuterà all’interno della coalizione di Governo. Forse un’affermazione troppo azzardata la sua, dato che dovrà cercare l’appoggio di altre forze all’interno della coalizione. Il presidente del Consiglio ha in seguito parlato dell’asilo politico. “Non c’è dubbio che il nostro Paese debba adottare nuova normativa sul diritto d’asilo, perché quello è il tema chiave. Da lunedì l’Italia metterà in campo una missione militare umanitaria unilaterale, navale e aerea, per rendere il Mediterraneo più sicuro possibile nella parte in cui in questi giorni è diventato una tomba. Per noi vorrà dire spendere molti soldi per mettere in campo tre volte le navi e gli aerei che si utilizzano oggi”, ha affermato Enrico Letta. La questione dei flussi migratori che arrivano verso l’Europa ha suscitato anche la mobilitazione di Bruxelles. “Il dramma del Mediterraneo, il dramma di Lampedusa sono la dimostrazione che esiste un problema che ci riguarda tutti. La richiesta italiana e francese, per citare due fra i grandi paesi dell’Ue che l’hanno chiesto, è stata di far sì che il Consiglio Europeo abbia l’emergenza immigrazione all’ordine del giorno”, ha affermato Letta.
