GRAN BRETAGNA – Che consumare frutta faccia bene alla salute non è assolutamente un mistero ed i benefici da essa apportati all’organismo sono molteplici, rilevanti e tutti scientificamente dimostrati. Tra vitamine, sali minerali, resveratrolo, flavonoidi, antiossidanti, antitumorali, caroteinoidi, licopene e tantissimo altro ancora l’elenco è praticamente sconfinato, con ciascun frutto particolarmente indicato per determinate sostanze. Gli studi su queste proprietà sono molteplici e l’ultimo in ordine cronologico arriva dalla Gran Bretagna, dove un team di ricercatori dell’Università dell’East Anglia di Norwich ha scoperto un legame positivo tra il consumo di fragole e mirtilli ed il rischio di infarto nelle donne. Secondo il team di studiosi, coordinato dal professor Aedin Cassidy, mangiare tre porzioni alla settimana di questi frutti ridurrebbe il rischio di infarto nelle donne del 32% rispetto a chi ne consuma soltanto una. I ricercatori hanno estrapolato i dati statistici dal Nurses’ Health Study and the Health Professionals Follow-up Study, uno studio che ha coinvolto quasi 100 mila donne – di età variabile – durato ben 18 anni e basato sul controllo dell’alimentazione e della salute in generale, anche attraverso la compilazione di specifici questionari ogni due anni. Il team del professor Cassidy è stato particolarmente accorto nel valutare un collegamento tra l’insorgenza dell’ipertensione (circa 35 mila casi in tutto) ed il consumo di flavonoidi, ovvero composti polifenolici prodotti dalle piante con proprietà antiossidanti ampiamente dimostrati. Il ricercatore ha dichiarato che a proteggere il cuore e la circolazione sarebbe un gruppo specifico di flavonoidi presenti nelle fragole e nei mirtilli, ovvero le antocianine, pigmenti idrosolubili presenti anche in altra frutta (come l’uva, la ciliegia e la prugna) che possiedono inoltre proprietà antiradicaliche (contro i processi di invecchiamento) ed antiinfiammatorie. Ai risultati dello studio inglese, pubblicati sulla autorevole rivista scientifica Circulation, si aggiungono quelli di una revisione sulla Vitamina C dell’Università di Catania e coordinata dal professor Fabio Galvano, che ha sottolineato come questa sostanza presente nella frutta possa proteggere dall’aterosclerosi e dall’ipertensione grazie ai positivi effetti sui vasi sanguigni. I dettagli di questa revisione sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Frontiers in Bioscience.
