LONDRA – La vastissima foresta pluviale attraversata dal Rio delle Amazzoni, il fiume più lungo al mondo che scorre tra Brasile, Perù e Colombia con i suoi circa 7 mila chilometri, oltre ad essere il cosiddetto “polmone verde” del nostro pianeta e patrimonio naturale unico per una biodiversità meravigliosa e variegata, offre ancora vastissimi tratti incontaminati ed inesplorati, raggiunti solo di recente da spedizioni scientifiche. Negli ultimi 4 anni sono state numerose e nel complesso hanno classificato in tutto ben 441 nuove specie, come indicato da un recente rapporto presentato dal WWF (World Wildlife Foundation): “Queste nuove scoperte – ha sottolineato Claudio Maretti, a capo del progetto Living Amazon Initiative del WWF – costituiscono un patrimonio naturale unico che dobbiamo assolutamente conservare e questo significa proteggere la loro casa, ovvero l’incredibile foresta amazzonica che oggi è minacciata dalla deforestazione e dallo sviluppo della diga”. “La compilazione e l’aggiornamento dei dati sulle nuove specie scoperte nella vastissima area attraversata dal Rio delle Amazzoni nel corso degli ultimi quattro anni ci ha dimostrato quanto sia importante la regione, ed è di fondamentale importanza per l’umanità e la ricerca scientifica capirla, proteggerla e conservarla. La distruzione di ecosistemi come questo sta minacciando la biodiversità ed i servizi che essa fornisce alle società ed alle economie mondiali. Non possiamo permettere che questo patrimonio naturale possa andare perduto per sempre”. Tra le numerose nuove specie scoperte in Amazzonia risultano 258 piante, 84 pesci, 58 anfibi, 22 rettili, 18 uccelli ed un mammifero, un numero che non comprende le innumerevoli specie di insetti ed altri invertebrati rinvenuti dai ricercatori, in attesa di essere classificati dai tassonomisti. Tra gli animali più bizzarri individuati c’è una scimmia titi (Callicebus caquetensis) che vive esclusivamente nel bacino amazzonico caratterizzata da un curiosissimo comportamento, come ha sottolineato il dottor Thomas Defler che ha partecipato ad una delle spedizioni: “I piccoli di questa specie quando sono contenti fanno le fusa gli uni agli altri”. E’ stato scoperto anche un piranha esclusivamente vegetariano (Tometes camunani) che può raggiungere e superare i 9 chilogrammi di peso, un serpente variopinto (gen. Chironius), una nuova bellissima specie di orchidea rosa (Sobralia imavieirae), una lucertola particolarmente elusiva (Gonatodes timidus) ed una piccolissima rana (Allobates amissibilis) che già si trova in serio pericolo di estinzione, come molti altri anfibi al mondo. “Con una media di due nuove specie scoperte ogni settimana – ha sottolineato il dottor Damiano Fleming, direttore del programma per il Brasile e l’Amazzonia del Wwf – durante gli ultimi quattro anni, è evidente che la straordinaria Amazzonia rimane uno dei più importanti serbatoi di biodiversità del mondo”, una patrimonio che naturalmente deve essere protetto e conservato.
