Il mal di testa, com’è ampiamente dimostrato dalle statistiche elaborate in anni di ricerca e indagini sanitarie, è un problema fisico di molteplice natura, origine e soprattutto intensità, suddiviso in ben 200 tipologie differenti e che ha come bersaglio principale le donne: basti pensare che il rapporto con gli uomini è di ben cinque casi contro uno, laddove nel gentil sesso, soprattutto all’interno della fascia di età compresa tra i 15 ed i 44 anni, si trasforma in uno dei più diffusi fattori disabilitanti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per questa ragione, lo ha incluso al settimo posto fra le malattie con maggiore incidenza sulla qualità della vita a causa del dolore provocato, assieme all’infarto del miocardio, alle terribili metastasi del sistema scheletrico ed alle coliche renali. Nel mondo ne soffrono circa due miliardi e mezzo di persone, mentre in Italia la cifra si attesta attorno a nove milioni, numeri impressionanti che debbono far riflettere sulla diffusione e sulla necessità di contrastare con intelligenza il fenomeno, talvolta aggravato dall’abuso di farmaci che ne magnificano gli effetti fastidiosi e invalidanti, aumentando altresì il rischio di cronicizzazione ed effetti collaterali indesiderati e persino gravi. A finire sul banco degli imputati sono soprattutto gli psicofarmaci alla stregua degli ansiolitici e degli antidepressivi, tra i farmaci più abusati in assoluto nei paesi maggiormente industrializzati, spesso utilizzati incautamente come cura “fai da te” dai soggetti affetti da mal di testa.
Un possibile alleato per contrastare emicranie e cefalee, come suggeriscono gli specialisti, va ricercato anche nella cosiddetta ginnastica posturale, ricca di esercizi idonei a prevenire e lenire principalmente dolori alle spalle e colonna vertebrale, spesso scatenati dalla postura errata assunta quotidianamente. Migliorando la mobilità articolare e l’elasticità dei muscoli, dunque, è possibile ottenere dei benefici anche per il mal di testa, che, come specificato, può manifestarsi sotto numerosissime forme e tipologie. Il più diffuso è l’emicrania, che colpisce ben il 12% della popolazione mondiale, seguito da varie forme di cefalee primarie come quella a grappolo – tipicamente maschile – o di tipo tensivo, emicranie con o senza aura e altre ancora. Per discutere di prevenzione si è tenuto oggi a Roma il convegno gratuito “Mal di testa è donna: come riconoscere la cefalea, l’emicrania, i disturbi di pressione e le vertigini” presso la parrocchia di San Girolamo, organizzato dalla onlus Atena Donna.