Aggiornamento 26/01/2012, ore 15.30 – L’Italia rischia di incorrere in una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea se i problemi causati al traffico merci su strada dovessero prolungarsi. Anche a Napoli si distribuisce frutta gratis, qui i dettagli. Franco Alessi, esponente calabrese di TrasportoUnito, dichiara la prosecuzione a oltranza delle proteste; intanto in Calabria la Polizia Stradale scorta i Tir carichi di carburante o alimentari freschi attraverso i blocchi sulla A3 e sulla Statale Jonica. Ferma la produzione di Coca Cola negli stabilimenti di Marcianise (Ce) e Rionero in Vulture (Pz). Il Codacons ha chiesto ai Nas di controllare i prodotti deperibili caricati sui Tir fermi ai blocchi. Sospesa anche nel pomeriggio la produzione negli stabilimenti Fiat. Al blocco sulla SS 17, a Campobasso, esplosi colpi d’arma da fuoco per costringere un Tir a fermarsi; episodi di violenza anche nei blocchi toscani. Dal porto di La Spezia è partito un corteo di Tir diretto alla Prefettura, attraversando tutto il centro cittadino. “L’agitazione proseguirà senza danneggiare i cittadini” – così Mariano Ferro, leader dei Forconi, dopo l’incontro tra Monti e Lombardo; Ferro annuncia anche una riunione per decidere le modalità di prosecuzione della protesta. In provincia di Bari è possibile trovare benzina presso l’Auchan di Modugno; per tutte le altre indicazioni sui distributori con carburante disponibile, contattare la Prefettura. Porti assediati in Sardegna da parte del Movimento artigiani e commercianti liberi, del popolo delle partite iva, degli autotrasportatori, dei pastori e degli indipendentisti, uniti nella protesta contro crisi, tasse e manovra.
Aggiornamento 26/01/2012, ore 12.00 – A mezzogiorno i rappresentanti di TrasportoUnito incontrano Umberto Bossi. In Puglia, i Forconi del Salento sciolgono i blocchi e si incontrano a Galatina (Le), mentre anche in provincia di Bari i presìdi sono stati rimossi; qualche manifestante continua a occupare le aree a ridosso dei caselli autostradali di Cerignola e San Severo; quattro arresti a Trani per azioni di blocco. In Sardegna, sulla SS131 Dir traffico rallentato a causa di una manifestazione tra il bivio per Ghilarza (Or) e quello per Aidomaggiore (Or); a Porto Torres le navi partono sempre più scariche. Le strade ravennati sono sgombre e il traffico scorre regolarmente, nè blocchi nè presìdi. In Calabria inizia seriamente il problema della raccolta rifiuti, con molti cumuli nelle strade; nella piana di Gioia Tauro si ipotizza la chiusura delle scuole, mentre mancano acqua e farina per il pane e gli ortaggi hanno subito rincari mediamente del 40%
Aggiornamento 26/01/2012, ore 10.00 – Rende e Cosenza ieri sera sono state invase dalla protesta dei Tir, che hanno invaso le rispettive zone centrali delle città. La situazione più critica sembra persistere proprio in Calabria, dove i blocchi resistono, la benzina è terminata e molti alimenti scarseggiano. Gli stabilimenti Fiat di Val di Sangro e Melfi saranno ancora in fermo produzione: il primo per tutta la mattinata, il secondo fino alle 14, a meno di ulteriori proroghe. Arrestati altri sette manifestanti: cinque a Caserta e due a Taranto. In Sardegna, sulla SS 131 Dir Nuorese, blocco al bivio di Lula (Nu) in entrambe le direzioni; il Sulcis è isolato da 3giorni, l’unica strada libera é la Sant’Angelo di Fluminimaggiore (Ci); dalle 4:30 è bloccato anche il ponte di S.Antioco in entrambe i sensi di marcia. L’incontro tra Lombardo e Monti ieri sera è durato 2 ore e mezza; al termine, il Governatore siciiano si è detto soddisfatto e ha invitato i Forconi a fermare le proteste: il Premier è disponibile ad aprire tavoli tecnici su tutte le questioni, accise comprese. Pare volgere alla normalità la situazione al nord: sulla A4 Torino-Trieste sono parecchi i Tir in circolazione, mentre nella tangenziale del capoluogo piemontese non c’è più nessun blocco.
Aggiornamento 25/01/2012, ore 19.00 – Il blocco dei Tir causa rallentamenti nella raccolta dei rifiuti a Napoli; l’invito del Comune è di tenere in casa i rifiuti. I Tir oggi hanno viaggiato regolarmente sulla Roma-Napoli in entrambe i sensi di marcia. Due camionisti arrestati a Massafra, nel tarantino. La Coldiretti domani consegna al Banco Alimentare di Torino cavoli, lattuga e tomini. A Massa Carrara squarciati in totale 24 pneumatici ai camionisti che non volevano scioperare.
Aggiornamento 25/01/2012, ore 17.00 – Il fermo produttivo della Fiat Sata di Melfi è prorogato fino alle 22 di oggi. Scontri tra Polizia e pescatori che protestano davanti a Montecitorio. Il Ministro Passera ha annunciato la riduzione compensata dei pedaggi autostradali di 170 milioni di euro per il 2012. A Ravenna, consegne dai Tir ai supermercati quasi normalizzata.
Aggiornamento 25/01/2012, ore 16.00 – A Napoli 25 distributori sono stati riforniti sotto scorta dalle autocisterne. Pescatori in sciopero dallo scorso lunedì anche a Venezia contro il “caro gasolio”. Arrestati due manifestanti a Cesenatico; ieri pomeriggio avevano tagliato le gomme e minacciato con un punteruolo un altro camionista. Nella bozza del Decreto Legge sulle Semplificazioni è prevista l’abolizione dello stop per i Tir nei giorni pre e post festivi. Un uomo che ha tentato di forzare il blocco a Latina, sulla Pontina, è stato fermato e aggredito; due feriti. Blocchi rimossi nel bergamasco, in Puglia i presìdi permangono ma il traffico è sempre più scorrevole. Nel Lazio, blocco al km 81 Civitavecchia -Tarquinia sullo svincolo per l’Aurelia e blocco all’entrata della A14 Pesaro-Urbino, nelle Marche.
Aggiornamento 25/01/2012, ore 13.00 – A Roma, zona Montesacro/Val Melaina, i distributori o sono già chiusi o hanno code. Nella notte, arrestati due manifestanti nel molisano: hanno sequestrato e picchiato un altro camionista. I supermercati di Ravenna sono senza scorte. A Gioia Tauro manifestano anche i pescatori calabresi. A Palermo la Polizia ha allontanato alcuni componenti di Forza Nuova, su segnalazione del Movimento dei Forconi. A Latina, tir e trattori su Appia e Pontina, presìdi ai distributori di carburante.
Aggiornamento 25/01/2012, ore 12.00 – Nessun blocco alla raffineria di Priolo (Sr). Al casello di Bergamo, qualche Tir ma si passa senza problemi. In Emilia, c’è un blocco al casello di Campegine Terre di Canossa (Re), mentre i Tir sono in aumento al blocco di Ravenna, zona Bassette. A Palermo alle 9 è partita una grossa manifestazione con studenti e Forconi assieme. E’ iniziato il blocco al porto di Olbia. In Calabria sono attivi tutti i presìdi, in particolare sulla Jonio-Tirreno all’uscita di Grotteria Mare e allo svincolo di Gioiosa Jonica; sulla A3, allo svincolo di Rosarno, a quello di Serre e a quello di S. Onofrio-Vibo Valentia; il carburante è esaurito in tutta la regione e le scorte nei supermercati sono agli sgoccioli. A Salerno scarseggiano frutta e verdura; nove camion cairchi di latte hanno dovuto distruggere la merce ormai scaduta. Al casello di Villanova D’Asti le auto passano solo in una corsia, per i Tir l’uscita obbligatoria è Santena. Milano, piazzale Lodi: la Coldiretti distribuisce gratis uova e verdura non consegnate a causa dello sciopero. A Roma scarseggiano frutta e verdura, rimaste bloccate nei magazzini, ma soprattutto la benzina: il carburante è esaurito in Ciociaria, quasi a secco Tiburtina e Pontina; piena la metropolitana. Manifestante ferito a Carmagnola (To). A Castel del Lago (Av) la situazione torna alla normalità ma resta il blocco. Rimonta il presìdio a Caianello (Ce), dov’è stata incendiata una bisarca di auto.
Aggiornamento 25/01/2012 alla mezzanotte – A Siliqua e Teulada (Ca) i manifestanti hanno occupato le aule consiliari dei rispettivi Comuni. Sulla Bari-Napoli, da Avellino al capoluogo campano sono chiusi tutti i distributori. Arrestato un dimostrante a Napoli, otto persone multate. In Sardegna nasce la Consulta dei Movimenti, da domani altre proteste sull’isola. A Bari pare tornare il sereno: la SS 16 è libera dai Tir. La centrale del latte di Salerno non riceve più latte dagli allevatori, produzione a rischio; inizia a scarseggiare anche la benzina.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 20.00 – A RaiNews24 alcuni autotrasportatori hanno dichiarato che avrebbero voluto ripartire, ma ciò è stato loro impedito con minacce. Milano, tangenziale est, svincolo Cascina Gobba: tutto regolare, anche i rifornimenti dei distributori; a stima il traffico è calato del 15%. Domani mercati aperti a Torino, ma potrebbero scarseggiare frutta e verdura.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 19.00 – Sardegna: sulla SS 131, a Sestu, continua il blocco; rimosso invece, sulla stessa Statale, quello di Tramatza. A causa dei blocchi, le navi merci della Moby non partono nè da Olbia nè da Piombino. A Napoli si stima sia chiuso il 95% dei distributori. A Firenze mancano verdura, carne e latte, mentre un supermercato Carrefour di Roma è senza frutta e verdura. Segnalato blocco di Tir anche all’uscita di Pescara Ovest, sulla A14. . Rimosso il blocco dalla tangenziale di Bari.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 18.00 – A Caserta Sud i blocchi sono stati sgomberati, ma i Tir passano molto lentamente e creano disagi. La Fiat Sata di Melfi ha comunicato che la fermata produttiva continua fino alle ore 14 di domani 25 Gennaio 2012. La tangenziale di Torino è libera da Moncalieri al bivio col Frejus; poi inizia una coda lentissima.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 17.00 – Nel presìdio a 30 km da Cagliari, insieme ai Tir ci sono anche commercianti e operai del Sulcis. Nei pressi di Ravenna, in mattinata i manifestanti hanno tagliato uno pneumatico a un camionista romeno che non voleva fermarsi al blocco; la Polizia ora organizza scorte. A Caserta la benzina e i generi alimentari iniziano a scarseggiare. Nel trapanese i Tir vengono rincorsi e bloccati; tutti fermi in attesa dell’incontro di domani con Monti. In seguito alle carenze e al conseguente aumento dei prezzi, domattina a Roma, piazzale Flaminio, presso la fermata della metro A, dalle 10 gli agricoltori della Coldiretti regalano frutta e verdura ai bisognosi. Dopo lo sgombero, la Polizia presìdia il casello di Napoli Nord. Genova, fila di camion dal quartiere Fiumara verso Viale Canepa, dove ci sono i varchi principali per il porto. In Toscana è allarme carburanti.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 16.00 – Al blocco di Castel del Lago (Av) momenti di tensione, gomme forate a chi non protesta. Ferito lievemente un manifestante al presìdio presso il casello di Fidenza sulla A1: cercava di impedire il transito ai camion. Rimosso il blocco a Tortona e riattivato il presìdio di Mercato San Severino (Sa), i Tir vengono comunque fatti passare. In Sardegna, ripristinata la circolazione sulla SS 131, bloccata stamattina dai Tir. La Polizia Stradale comunica la presenza in tutta Italia di un centinaio di presìdi attivi. A quello di Villamassargia, Sardegna, il blocco lo fa “il popolo delle partite iva”, non i Tir. Ravenna: sulla SS 309 Romea, in direzione nord, ogni Tir viene fermato dai manifestanti in mezzo alla carreggiata e incanalato nelle Bassette. In Umbria i negozi stanno per finire i generi di prima necessità.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 15.00 – Monti annuncia interventi per ripristinare la legalità, ascoltando le richieste di ogni parte sociale. Il Prefetto di Roma ha emesso un’ordinanza per la rimozione di tutti i blocchi riguardanti la zona della Capitale, nella quale la benzina è esaurita o in esaurimento e il cibo scarseggia. In Sardegna bloccata la SS 130 e l’azienda petrolifera Saras. A Villa San Giovanni (Rc) sono circa 400 i Tir fermi; dalla Sicilia non arrivano mezzi pesanti e sul resto del Continente vengono bloccati dai presìdi calabresi più a nord di Villa. Le forniture da Torino per l’ospedale di Asti arrivano, ma con qualche ora di ritardo. Cento camion dei rifiuti in coda presso gli impianti di Napoli, impossibilitati a scaricare i rifiuti; molti supermercati sono stati svuotati. Fuori Palermo, se si trova benzina, costa circa 2.70 € al litro. I camionisti stanno togliendo il blocco allo scalo intermodale Hupac di Gallarate-Busto Arsizio. Bloccati i caselli di Piacenza Nord e Fiorenzuola d’Arda. Disagi anche al casello di Piacenza sud.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 13.00 – Domani studenti e Forconi in piazza a Palermo. A Bari è stata chiusa la tangenziale. Carburante: a Napoli e nel cassinate pare che sia terminato in pressochè tutti i distributori. TrasportoUnito annuncia: “la protesta prosegue, ma stop ai blocchi”. SkyTg24 dà la notizia della rimozione di un blocco sulla A1 Roma-Napoli. Sospesa la raccolta dei rifiuti “fino ad aggiornamento eventi” a Lanciano (Ch), fa sapere l’assessore all’ambiente.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 12.00 – Nello stabilimento Fiat di Melfi salta anche il secondo turno. Terzo blocco sgomberato dalla Polizia in Campania, si tratta del casello di Caserta Sud, quasi del tutto libero dai Tir. Nella zona di Salerno benzinai chiusi e carenza di latte e pane. In Calabria gli scaffali dei supermercati sono vuoti, iniziano problemi seri per latte fresco e ortofrutta, mentre il carburante è terminato in quasi tutta la regione; a Vibo Valentia è bloccata la raccolta dei rifiuti e i presìdi impediscono ai mezzi il transito sul tratto Vibo-Lamezia. A Roma i prezzi dei generi alimentari lievitano: ad esempio, zucchine a 6.50 € al chilo. Il Teatro Stabile di Genova ha annullato lo spettacolo “L’uomo prudente” di Goldoni perchè le scene sono bloccate al porto di Livorno. A Savona i pescherecci aderiscono alla protesta e restano nel porto.
Aggiornamento 24/01/2012, ore 11.00 – Questa mattina all’alba un manifestante è morto ad Asti travolto da una collega tedesca: qui il nostro pezzo a riguardo. Nel corso della mattinata, lunghe code sia nei pressi dei presìdi, sia ai distributori di carburante, da nord a sud. Il carburante ormai inizia a mancare in tutta la Penisola; laddove non è già terminato i benzinai vanno fino ad esaurimento e poi chiudono. In Campania, sono stati sgomberati i blocchi alla barriera di Mercato San Severino (Sa) e al casello di Napoli Nord. In Sardegna è iniziata la mobilitazione: in provincia di Cagliari i blocchi sono: sulla SS195, alla rotonda di Villa d’Orri, non si può percorrere la strada verso la raffineria; sulla SS131, altezza Iveco, in direzione Cagliari; sulla SS130 al semaforo presso Elmas.
Aggiornamento 23/01/2012, ore 22.30 – Qui l’elenco dei presìdi in tutta Italia diffuso da TrasportoUnito. Un pò su tutta la Penisola, da Torino a Lamezia Terme, si segnalano lunghissime code per i rifornimenti. Il carburante è ormai esaurito o razionato in molte zone del centro e del sud, specie in Calabria, Puglia e Campania, ma pure nel milanese si faticano a trovare distributori con carburante a disposizione. A Trani inizia a scarseggiare anche la merce nei supermercati. Al casello di Napoli Est, i camionisti bucano le ruote dei colleghi per obbligarli allo sciopero; la stessa cosa viene segnalata a Caserta, dove sarebbero decine i Tir con le gomme tagliate. Per percorrere la Torino-Milano occorrono circa tre ore, anzichè i consueti 60 minuti. In provincia di Napoli, oltre alla benzina scarseggia anche la frutta. Al porto di Gaeta c’è un presìdio, in giornata camion fermati e tafferugli, Polizia presente. Domani in provincia di Trapani, zona di Castelvetrano, Mazara del Vallo, Marsala, Campobello e Santa Ninfa, non è assicurato il passaggio ai mezzi pesanti attraverso i presìdi.
Aggiornamento 23/01/2012, ore 20.30 – Iniziano le code anche nei distributori di Roma. A Bari e provincia hanno ormai chiuso molti distributori per assenza di carburante, anche quelli della zona dell’aeroporto e della Zona Industriale. Autoveicoli bloccati per lo sciopero tra Villanova d’Asti e Asti. A Castel del Lago (Av) la protesta assume maggior vigore: vengono bloccati anche furgoni e veicoli da lavoro; a Caianello (Ce) invece il numero degli automezzi fermi a protestare scende a 100. A Cosenza lo sciopero dei Tir blocca anche la raccolta dei rifiuti; presidiati tutti gli svincoli della città sulla A3. Tir in protesta a Ravenna: traffico rallentato sulla Statale Adriatica allo svincolo di Faentina per camion in sosta nella prima corsia di marcia.
Aggiornamento 23/01/2012, ore 19.30 – Col passare delle ore, aumentano le code ai distributori e diminuisce il carburante. Lunghe file segnalate a Castellaneta (Ta), Gioiosa Marea (Me) – dove il prezzo è di 1,80 € al litro -, Bari e Napoli – dov’è bloccato anche il casello di Napoli Est in direzione di Avellino. Benzina esaurita a Gragnano e Castellammare di Stabia (Na) e nel leccese.
Aggiornamento 23/01/2012, ore 18.30 – Code ai distributori in tutta Italia, da Lodi a Palermo, da Latina a Lecce. In alcune zone, come nella stessa Lecce e provincia o a Lauria (Pz) il carburante è finito. A causa dei blocchi dei Tir, le navi alla volta della Sardegna non partiranno dai porti di Carrara e Livorno. Iniziato il presìdio anche al porto di Genova, che inizia a rallentare le attività; gli spedizionieri scrivono al Prefetto per segnalare il disagio. In Abruzzo, blocchi a Ortona, Avezzano e Giulianova. In Puglia, bloccati i caselli di Cerignola e Andria, così come l’accesso alla raffineria Eni sulla SS 106. In Molise, un presìdio dei Tir blocca la Zona Industriale di Campobasso. Domani si fermerà lo stabilimento Fiat di Melfi per mancanza di rifornimenti causata dai blocchi dei Tir.
Aggiornamento 23/01/2012, ore 17.30 – Segnalate code in numerosi distributori di Calabria e Campania. A Napoli alle pompe di benzina spuntano i primi cartelli “esaurito” in zona Monterusciello, Licola, Domitiana; stessa cosa in alcune località del casertano. A San Benedetto del Tronto molti autotrasportatori stranieri si sono fermati volontariamente al blocco in segno di solidarietà coi colleghi italiani. L’accesso al porto di Carrara è bloccato dal presìdio dei Tir. Segnalati blocchi anche a Bolzano. A Messina ancora lunghe file ai distributori di carburante; nei supermercati la situazione è ancora critica, perchè alcune scorte arrivate dopo lo scioglimento dei blocchi sono scadute o molto prossime alla scadenza. Duecento Tir bloccano la Zona Industriale Val di Sangro, la più grande al Sud.
Aggiornamento 23/01/2012, ore 16.30 – Sulla A1, al casello di Frosinone situazione sbloccata: non ci sono più Tir, solo Polizia e molte macchine. All’interporto di Torino, sulla tangenziale Sud, i taxi raggiungono i Tir e si uniscono alla protesta. Segnalati blocchi in formazione sulla SS 7, il prolungamento della A56, la tangenziale di Napoli, all’altezza dello svincolo di Licola. Oggi in Sicilia la situazione va verso un ritorno alla normalità, blocchi quasi del tutto assenti, resta ancora qualche presìdio. Da quello sulla A29, domani partirà un corteo diretto al centro di Castelvetrano (Tp). La divisione creatasi all’interno del Movimento dei Forconi ha portato a una gestione autonoma da parte dei diversi presìdi.
Aggiornamento 23/01/2012, ore 15.30 – Iniziano i primi disagi per la carenza di carburante: lunghe code ai benzinai di Taranto presso i presìdi, dove i Tir ostruiscono il passaggio; problemi anche in provincia di Vibo Valentia e a Palmi (Rc). Sulla Napoli-Salerno, nell’area di servizio di Torre Annunziata (Na), il benzinaio ha chiuso per mancanza di carburante. Nelle Marche, blocco anche a Porto Sant’Elpidio (Fm).
Aggiornamento 23/01/2012, ore 14.30 – Anche a Lucca spuntano i primi Tir all’ingresso dell’autostrada. A Pistoia, gli operai della Ansaldobreda bloccano le strade e un treno regionale. Sulla A4 da Milano a Novara Ovest la strada è tutta libera; c’è un presidio in uscita a Novara Est, ma non provoca disagi. Situazione molto critica sulla tangenziale di Torino. A Taranto è bloccata la SS 106.
Aggiornamento 23/01/2012, ore 13 – Oltre duecento Tir fermi al casello di Castel del Lago (Av), in ingresso verso la Napoli-Bari; in Abruzzo, dieci chilometri di coda tra il casello A4 di Val Sangro e la zona industriale di Sevel di Atessa; bloccati i caselli di Caserta Sud, Capua e Santa Maria Capua Vetere; Tir fermi allo svincolo di Sicignano degli Alburni, alla congiunzione con Salerno-Potenza; blocchi anche a Campobasso; nelle Marche bloccata la SS 76, ad Ancona, davanti all’Ikea; in Basilicata, blocchi sulla Sinnica e sul raccordo Potenza-Sicignano, a Matera, sulla Jonica tra Policoro e Scanzano.
Dalla Sicilia all’Italia intera. La protesta dei Forconi, in primis contro i rincari dei carburanti, si è diffusa a macchia d’olio in tutta la Penisola. I primi blocchi sono partiti questa notte in Campania, sulla A1 e sul tratto Roma-Napoli. Poi, col passare delle ore, sono iniziati presìdi un pò ovunque. A nord ci sono disagi sulla A4, tra Milano e Bergamo, con code ai caselli di Bergamo, Seriate e Dalmine. Sempre sulla A4, c’è un blocco alla barriera di Torino, dov’è presidiata anche la tangenziale sud. Chiuso il casello di Asti Est della A21, disagi anche a quello di Asti Ovest, a Serravalle e agli svincoli di Tortona.
Procedendo verso sud, era iniziato un blocco a Genova Bolzaneto, dove però i Tir sono ora diminuiti a causa della dissociazione delle federazioni Fita e Cna. In Emilia, forti disagi a San Lazzaro, sulla tangenziale di Bologna, mentre è stato chiuso il casello di Cesena dell’autostrada A14. Code anche in Toscana, sulla Firenze-Pisa-Livorno, a causa di un presìdio all’altezza di Montecatini. Nelle Marche è stato riattivato il blocco all’uscita di Pescara Nord, A24, e si è aggiunto anche quello a San Benedetto del Tronto, nel cui porto si sono fermati pure ottanta pescherecci; rimosso invece il blocco iniziato nella notte al porto di Civitanova Marche.
Situazione critica anche a Termoli, mentre nel Lazio, sull’Autosole, sono chiusi i caselli di Frosinone e Anagni; presìdi a Ceprano, Cassino e San Vittore, disagi sulla Casilina. In Campania, oltre alla Roma-Napoli, ci sono code chilometriche alla barriera di Salerno sulla “bretella” per Caserta e rallentamenti all’altezza dell’uscita per Caserta Sud. In Puglia c’è un blocco rilevante sulla tangenziale di Bari, dove le code superano l’ora di attesa.
In Calabria i disagi maggiori sono a Cosenza, dov’è bloccato lo svincolo di Tarsia Nord, ma segnalazioni di presìdi giungono anche sulla Statale Jonica, sul ponte della SS 106 tra Siderno e Gioiosa Marina. Attesa tra oggi e domani l’agitazione in Sardegna, organizzata dal Movomento dei Pastori Sardi. Insomma, dopo una settimana da scenari di guerra in Sicilia, con distributori e supermercati privi di rifornimenti, una situazione simile rischia ora di palesarsi anche nel resto del Paese.