Una raccolta di articoli, usciti tra il 2009 e il 2010 sul Corriere della Sera, in cui Raffaele La Capria torna a parlare del suo rapporto con la scrittura e più in generale con i libri e la critica letteraria.
Il tema della raccolta, già esplicitato nel titolo, è la “superficie” indicazione insistita che una prima volta si chiarisce appena voltata pagina, nell’epigrafe di Hofmannsthal scelta per la raccolta: «La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie». E ancora meglio si rivela brano dopo brano, nei 31 articoli che costituiscono gli «esercizi» del volume.
In questi scritti, La Capria cerca di risvegliare l’amore verso il nostro Paese partendo dalle piccole cose, perchè “essere italiano non riguarda solo la democrazia, il Risorgimento, e tutte le anomalie che puoi legittimamente criticare, ma è qualcosa che vale di più, qualcosa che supera le storture della nostra storia e le trascende”. Stati d’animo, pensieri, considerazioni sull’Italia di oggi, sul nostro tempo, sul disagio di questi di fronte a un mondo sempre meno preparato ad affrontare la crisi, non solo economica, che lo attraversa, e la violenza che da ogni parte lo investe. Nascono cosi’ questi “Esercizi superficiali”, titolo del libro di Raffaele La Capria pubblicato da Mondadori, in assonanza con “esercizi spirituali” che allude alla concentrazione necessaria per sottrarsi al linguaggio della falsa profondita’, e richiama il volo lieve della libellula, simbolo della nuova collana che questo testo inaugura. E dunque proprio al linguaggio si affidano queste prose brevi e d”occasione, seguendo gli umori del momento ponendosi in rapporto alla situazione politica, trasferita pero’ in una dimensione diversa, di carattere letterario.