Provocatoria, eccentrica e sempre sopra le righe, è Anna Piaggi, una giornalista e scrittrice itialina, una donna che ha saputo raccontare e vivere la moda in modo tutto nuovo, una vera icona di stile che tutto ilmondo piange. Anna Piaggi si è spenta a 81 anni nella sua casa di Milano in via Cappuccio, una vita vissuta sempre al massimo, da protagonista, con le sue provocazioni e la sua irriverenza, il suo stile maliziosamente unico che l’ha consacrata in tutto il mondo.
Anna Piaggi è stata la musa ispiratrice di Karl Lagerfeld, che nel 1986 le dedicò il volume Anna-Cronique, che di lei ha detto “Anna inventa la moda. Nel vestirsi fa automaticamente quello che noi faremo domani”. La sua carriera è iniziata come traduttrice per Mondadori, poi ha lavorato per l’Espresso e per Panorama ed adesso scriveva per Vogue Italia ed aveva una rubrica tutta sua “D.P, doppie pagine di Anna Piaggi“, rubrica che mancherà molto alle affezionate lettrici di Vogue.
Anna Piaggi è una delle narratrici più eccentriche del mondo fashion, un personaggio amatissimo da tutti, dagli stilisti alle modelle, dai colleghi ai fotografi. Nel 2006 il prestigioso Victoria & Albert Museum di Londra le ha dedicato la mostra “Anna Piaggi Fashion-ology” esponendo quasi 3000 suoi abiti e 265 paia di scarpe. Anche Manolo Blahnik era uno dei fan più accaniti della bizzarra giornalista, l’ha definita “l’ultima grande autorità internazionale in fatto di abiti”.
Anna però non era solo una fashion editor, era anche una collezionista impentinente, grazie ai suoi viaggi frequenti aveva l’opportunità di fare shopping in un bacino molto ampio. Ad Anna Piaggi dobbiamo anche il concetto di vintage, prima di lei nessuno si sarebbe sognato di comprare o indossare abiti e acessori usati.
Il mondo della moda piange la sua scomparsa. Su Twitter si trovano dei tributi toccanti: Francesco Scognamilio “Grazie per il tuo supporto fin dagli esordi”. Stefano Gabbana“Ciao, grande Ana!!!”. Franca Sozzani “23 anni di lavoro insieme, migliaia di Doppie Pagine insieme. Ti ricorderò sempre Anna”.