In diretta ieri sera a Linea Gialla, il programma di La7, condotto da Salvo Sottile, il caso di Federico Perna, il detenuto di 34 anni gravemente ammalato morto in carcere, a Poggioreale. In studio la mamma di Federico, la signora Nobila Scafuro per chiedere giustizia.
Dopo l’inchiesta di Lucia Masucci, che ha ricostruito il caso, il conduttore ha intervistato in studio la signora Scafuro che ha mostrato durante la trasmissione le foto del figlio, diffuse da Fanpage, che hanno colpito l’opinione pubblica perchè il volto e il corpo senza vita di Federico appaiono insanguinati e con varie tumefazioni.
“Mio figlio è morto di abbandono da parte dello Stato. E’ stato abbandonato completamente da tre anni. Lo sballottavano da un carcere all’altro invece di portarlo da un ospedale all’altro. Aveva la cirrosi epatica e l’epatice C” ha ribadito la signora. “Voglio dire solo una cosa a queste persone che portano una divisa addosso, che fanno dei giuramenti e che studiano anche psicologia quando fanno i corsi: ma che cazzo di padri di famiglia siete ? Assassini è poco a dirvi questo. O perchè portate una divisa addosso dovete decidere voi se un uomo deve morire o deve schiattare o deve vivere. Vi dovete soltanto vergognare ed è poco” ha aggiunto con veemenza. Ha chiesto un’indagine accurata. Federico le ha confessato nell’ultimo colloquio di essere stato picchiato da un poliziotto, che lo ha colpito con un pugno ad uno zigomo. “Come si fa a picchiare un ragazzo che non si regge neppure in piedi. Si vede che è stato picchiato. Fanno il blitz party i poliziotti. Si vanno a divertire. Ma chi sono questa gente ? Perché gli lasciamo una divisa addosso ? Il delinquente era mio figlio o questi che lo hanno ucciso senza pietà ?” ha raccontato.
Ha descritto la sua odissea di madre che ha dovuto girare tanti ospedali per sapere dove stava il figlio. Le hanno dato versioni diverse e contrastanti sulla sua morte. “Dove stava la Cancellieri ? Era a telefono con la Li Gresti ? questo vorrei chiederle. Dove stava il Dap ? ”. in studio anche l’avvocato della famiglia, Autieri, che spiegato tutto ciò che ha fatto come legale per ottenere il trasferimento, per incompatibilità col regime carcerario, purtroppo negato. Al sottosegretario Beretta che ha detto che Federico non voleva essere curato, la signora ha replicato: “Sottosegretario Beretta, o la finiamo e siamo responsabili ognuno di cosa dice o altrimenti veramente andiamo a finire male. Io vi denuncio a tutti quanti. Mio figlio era pericoloso ? Ma se i certificati medici dicono che mio figlio era nudo, non si teneva con il busto eretto. Un medico ha chiesto: Cosa è stato un colpo di calore ? Faceva le battute. Lo imbottivano di psicofarmaci. Lo tenevano sedato pur di non sentirlo. Era stata data l’indicazione del ricovero coatto per curarlo perché soffriva di un disturbo bordeline. Quindi il ragazzo non era in grado di intendere e di volere”. In studio anche la sorella di Stefano Cucchi, un altro giovane detenuto, il cui caso ha fatto scalpore, perché morto anche in carcere. E della condizione dei carcerati si è discusso allungo durante la trasmissione con altri ospiti, giornalisti ed esperti, che hanno denunciato le gravi situazioni per le quali anche la comunità europea ha sanzionato l’Italia.
