La rassegna calcistica continentale non esaurisce certo tutto il meglio del football mondiale che ha nel Sud America una inesauribile (e forse la principale) fonte di talenti e nell’Africa i valori emergenti, sia pure con Nazionali non ancora in grado di mettere a frutto le capacità individuali in funzione di un gioco di squadra realmente competitivo, in attesa del salto di qualità dell’Asia. Ma il Campionato Europeo di calcio è sicuramente il più affascinante e il più equilibrato: il Vecchio Continente d’altra parte può giovarsi dell’afflusso dei nuovi cittadini provenienti da terre vicine e lontane, fino a trasformare le proprie nazionali in autentici patchwork multietnici, un arricchimento che si somma al proprio tradizionale know how calcistico. E cioè: sagacia tattica e preparazione atletica (e magari anche aiuti farmacologici).
Guardando le partecipanti al torneo, a fronte di pochi campionissimi (Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, forse Ribery e Robben) siamo in presenza di un numero impressionante di squadre tutto sommato allo stesso livello: Inghilterra, Germania, Russia, Olanda, Italia, Spagna, Portogallo, Francia.
Per formulare un pronostico ci si può appellare allora ai precedenti storici e allo stato di salute generale (leggi anche campioni in organico) delle squadre: la Germania sempre e comunque protagonista, la tradizione di sconfitte dell’Olanda ad un passo dalla vittoria, gli esordi fantasmagorici della Russia che trovano difficoltà a confermarsi fino alla fine, la sterilità offensiva del Portogallo, la Francia ancora in ricostruzione dopo i fasti di Zidane, il fatto che non ci siano mai state due vittorie consecutive della stessa nazionale (e sarebbe il caso della Spagna), l’Italia che non riscuote alcun credito in base alle amichevoli ma che diventa sempre competitiva quando ci sono le gare vere (anche se a dire il vero più ai Mondiali che agli Europei). E si deve inoltre tenere conto delle non poche clamorose sorprese che si sono verificate nelle passate edizioni degli Europei: la Danimarca nel 1992 e la Grecia nel 2004.
Guardando la composizione dei gironi e gli incroci dei quarti di finale e delle semifinali determinati dal Tabellone io allora mi giocherei per le prime quattro Russia, Spagna, Germania e Italia.
E cioè in semifinale Russia-Spagna e Germania-Italia.
E siccome sono un inguaribile ottimista e ho grande fiducia in Cesare Prandelli (per le qualità di allenatore e l’onestà di scegliere i migliori per la sua Nazionale senza farsi condizionare, come succedeva a Lippi, da motivazioni extra-calcistiche o caratteriali) dico Italia vincente in finale con la Russia.
