TORINO – Davvero tanti, forse troppi i candidati nella metropoli piemontese. I candidati sono ben 1480 per 40 seggi, ovvero c’è circa un candidato ogni 500 elettori, che sono 707mila. Una offerta davvero senza precedenti per gli elettori torinesi. Sono trentasette liste e la scheda elettorale è più lunga più di un metro. Questo ha obbligato la prefettura ad aumentare il numero delle urne. Nonostante la scrematura al momento della presentazione, sono comunque presenti diverse formazioni che potrebbero sollevare equivoci. Non si e’ ancora sopita la polemica tra il candidato del centro destra Michele Coppola, 37 anni, attuale assessore regionale alla Cultura, e Alberto Musy, 44 anni, avvocato di formazione liberale, molto vicino al mondo delle professioni, docente di diritto privato comparato all’Universita’ del Piemonte Orientale, per il sostegno dato a quest’ultimo dalla lista di Cosima Coppola, che tra l’altro e’ moglie dell’ex europarlamentare Udc Antonio Mussa.
Dodici candidati a sindaco: Piero Fassino, ex leader dei Ds, 62 anni, candidato per il centro sinistra e sostenuto da otto liste; Coppola, sette liste; Musy sei liste, c’e’ Juri Bossuto, rappresentante della Federazione della Sinistra e di Sinistra Critica, Vittorio Bertola, 36 anni, fondatore di Vitaminic l’azienda della ”new economy” che ha permesso di scaricare musica gratis da internet, del Movimento 5 stelle. Poi Rosanna Beccarelli medico e unica donna candidata. E ancora: Giacinto Marra, Daniele Debetto, Nicola Cassano, Lorenzo Varaldo, Giorgio Portis e Domenico Coppola che tra le sue liste ha No euro, Lista granata Forza Torino, e Lista del Grillo.
Seggi aperti domenica dalle 8 alle 22 e lunedi’ dalle 7 alle 15.