ROMA – Ne ha davvero per tutti il ministro ai Beni culturali Giancarlo Galan: Tremonti, La Russa, Cicchitto, non si salva nessuno e anche Berlusconi è chiamato a fare di più, “a dare una scossa”.
Tremonti – Il nemico numero uno di Galan, negli ultimi mesi, sembra essere diventato proprio il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Già qualche tempo fa l’ex governatore del Veneto aveva spiegato che il centro delle decisioni del Paese non può essere via XX Settembre (dove ha sede il ministero dell’Economia). Adesso arriva il nuovo affondo: “Con Tremonti si perdono le elezioni”. Una vera e propria cannonata ai danni del collega di governo. Ma Galan prosegue nella sua analisi spiegando il perchè di questa affermazione così pesante: “Tremonti è un socialista che ritocca tutti i provvedimenti. Fra due anni non possiamo fare campagna elettorale con l’argomento dello spettro di crisi e tagli che si aggira per l’Europa. Tremonti è spietato ma la sua politica dei tagli lineari equivale a non scegliere. Abbia il coraggio di esporsi, di decidere”.
Abolizione province – Galan è un treno che travolge tutto e tutti: “Per esempio, dove è finita la battaglia per l’abolizione delle province? Ma davvero c’è qualcuno che crede a Tremonti quando dice che abolendole non risparmieremo una lira? Il punto è che il centro delle decisioni del governo non può stare a via XX Settembre ma deve tornare a Palazzo Chigi. Non è più accettabile che i provvedimenti approvati da tutto il Consiglio dei ministri vengano poi ritoccati e finiscano in Gazzetta Ufficiale modificati nelle cifre e nei contenuti”.
Forza Italia – Dicevamo che oltre a Tremonti, nel mirino di Galan sono finiti anche altri big del Popolo delle Libertà, come Fabrizio Cicchitto e Ignazio La Russa: “Nel ’94 discutevamo se presentarci solo alle politiche e non alle amministrative facendo di Forza Italia una sorta di comitato elettorale ed oggi siamo arrivati all’estremo opposto: ci siamo ridotti a prendere ordini da politici di professione come La Russa e Cicchitto”. Nel Pdl pare essere iniziata una pericolosa resa dei conti, che a poche settimane da un’importante appuntamento elettorale non promette nulla di buono…