Una class action di cittadini si uniscono sul social facebook e creano un evento in sordina ma il risultato e’ inaspetteto dai organizzatori, 30.000 cittadini si recano alle stazioni dei carabinieri e depositano l’esposto-querela chiedendo alle procure se vi siano responsabilità, da parte delle ultime due legislature , inerenti i suicidi di chi e’ colpito dalla crisi ipotizzando “l’istigazione al suicidio” art. 580 c. p.
La notizia inizialmente viene data in esclusiva da Affaritaliani il 12 gennaio, da qui i tg nazionali e la7 che invita gli organizzatori ma ad un certo punto nessuno piu’ aggiorna l’evoluzione di chi pone speranze in questa iniziativa che comincia a far paura a qualcuno.
Adesso e’ arrivato il momento di avere “coraggio”, lo si chiede ai giornalisti e direttori e lo si chiede sopratutto ai giudici che per Berlusconi hanno processato per ben 34 volte con poco successo , migliaia di italiani non possono essere oscurati e pare che non abbiano intenzioni di fermarsi, i prossimi colpi saranno sempre legati a responsabilita’ di istituzioni ed enti , spesso equitalia e banche nel centro del mirino e vedremo in che rotta questa grande barca dei cittadini si dirigera’ e una cosa l’hanno capita:”REMARE UNITI” e’ per loro unica soluzione di reagire e rimanere vivi in questa guerra silenziosa, vogliono che i media ne parlino perche’ gli italiani possano avere la possibilita’ di sapere e di querelare, chiedono coraggio perche’ giustizia sia fatta, rimangono sul legale ma in tanti pronti ad una rivoluzione che in Italia nessuno sa’ come farla e se l’indifferenza della politica a non attuare aiuti alla famiglia persistera’, la disperazione fara’ il suo corso.
Fonte: AffariItaliani.it