Dopo aver scoperto da una ricerca statistica che l’Italia è ai primi posti del mondo per il numero di consumatori di droghe leggere, un’altra ricerca, questa volta proveniente dagli scienziati svedesi, conferma che l’uso di cannabis aumenta il rischio di psicosi, in particolare di schizofrenia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Psychological Medicine e su un campione di ben 50.087 uomini svedesi e tra coloro che hanno confermato di far o aver fatto uso di cannabis è stato individuato un totale di 322 casi di schizofrenia, 149 di psicosi breve e 126 di altre psicosi non affettive. Lo studio ha confermato la pericolosità di questa sostanza spesso sottovalutata. Confermata dunque la forte associazione tra uso di cannabis e psicosi evidenziando per esempio che il rischio di schizofrenia è ben 4 volte maggiore per coloro che fanno uso di cannabis. Secondo quanto riportato dal sito “www.dipendenze.com” , la psicosi acuta indotta dalla droga è un fenomeno che si autolimita, risolvendosi entro 6-12 ore. Tuttavia si possono sviluppare psicosi prolungate, permanenti per settimane in coloro che fanno uso di cannabis cronicamente. I sintomi psicotici sono annunciati da rapidi cambiamenti d’umore, i soggetti appaiono ipomaniacali o maniacali con idee megalomaniche, hanno difficoltà di concentrazione, idee paranoidi con comportamento aggressivo e distruttivo.
