L’AQUILA – Una sbadatezza, forse la troppa sicurezza nel destreggiarsi su quella superficie che solcava tutti i giorni. Non sono ancora chiare le cause della morte di Vasile Copil, l’operaio 51enne morto alle 11,15 a Rocca di Cambio, nell’aquilano. L’uomo, un romeno, stava lavorando il giorno della festa dei lavoratori quando forse incautamente si è sporto troppo nel caricare dei materiali edili sopra l’impalcatura. Leggerezza che ha fatto volare giù dal terzo piano dell’edificio in costruzione nella parte bassa del paese abruzzese l’operaio. Un salto fatale. Secondo le ricostruzioni l’agonia del 51enne sarebbe durata un quarto d’ora. All’arrivo dell’eliambulanza e dei Carabinieri il corpo dell’uomo era privo di vita. A nulla sono valse le cure rianimatorie, avvenute anche tramite defibrillatore. Alle 11,30 i soccorritori non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. Rimangono coni d’ombra sul perché l’uomo fosse presente in cantiere in un giorno di festa. Per permettere un corretto svolgimento delle indagini, il cantiere della “Rocca di Cambio Roma” è stato posto sotto sequestro.
SI DOVEVA EVITARE – Il sindaco di Rocca di Cambio, Gennaro Di Stefano, è rimasto impressionato dalla morte dell’operaio romeno: “Non lo conoscevamo di persona, visto che la ditta è di Roma, ma c’è il dolore forte in paese per questa morte. Purtroppo incidenti sul lavoro continuano a capitare per l’incuria, l’incoscienza, la mancanza di un minimo di protezione, accortezza e rispetto delle regole. Più succedono”, aggiunge, “e più non si prendono provvedimenti”.