MILANO – La querelle che ha visto protagonisti Gennaro Gattuso e Leonardo sembra volgere al termine. Dopo il coro offensivo del giocatore nei confronti del tecnico dell’Inter e la risposta di quest’ultimo tramite un comunicato stampa, ora Ringhio ha deciso di abbassare i toni.
Il centrocampista del Milan ha chiarito la sua posizione ammettendo le proprie colpe: “Le mie responsabilità me le prendo sempre e non è certo per minimizzare che dico che tutto questo clamore per una goliardata mi sembra esagerato. Se tornassi indietro, visto il casino che è successo, non lo rifarei. Ho esagerato, mi rendo conto che non sono stato un esempio per i ragazzi: ne ho combinate più quest’anno che in sedici anni di carriera”. Sembra risoluto Gattuso in questa dichiarazione, convinto di aver sbagliato ma anche sicuro che molte situazioni vengano esasperate dal clima troppo teso presente nel mondo dello sport.
Il veterano rossonero non rinnega, comunque, l’aver partecipato ai cori con gli ultras nei festeggiamenti di sabato sera: “Non è giusto dimenticare il contesto: la curva ha intonato molti altri cori, almeno nove, e allo stadio non si cantano cose da educanda. Però, sia chiaro: sulla balaustra a cantare con loro ci salirei ancora”. Una dimostrazione di affetto per i tifosi e per la maglia.
A fare da coro, questa volta, a Gattuso, ci ha pensato il Milan che, dopo che lo stesso Leonardo aveva chiamato in causa la società per prendere posizione, ha risposto con un comunicato che non abbassa, comunque, il tono delle polemiche: “Il coro di Rino fa parte di un momento della festa scudetto. Nessuno di noi, lo scorso anno, chiese conto all’Inter del comportamento di Materazzi, che irrise la società al massimo livello indossando la maschera di Berlusconi“. È finita? Staremo a vedere.