Le orchidee sono tutte bellissime, molte come quella ci colore nero è molto rara, ma siamo abituati a vederle nei vivai o dai fiorai, questa orchidea invece è stata vista da pochissime persone. Il particolare fiore cresce solo in sud America, sia in Ecuador che in Perù, e oltre i 1000-2000 metri di altitudine. Il botanico Carlyle Luer quando classificò questa genere di orchidea nel 1978 la chiamò “Dracula”, significa “piccolo drago”, poichè gli ricordava le sembianze di un drago. Nella fantasia popolare questo nome è stato associato al più famoso conte Dracula, forse dovuto anche al fatto che queste piante preferiscono l’ombra, dove è sempre presente una leggera nebbia, condizioni amate anche dai vampiri della letteratura.
Questa particolare specie di “Dracula” si chiama “Dracula simia”. E’ facile intuire da cosa derivi la parola “Simia”, basta guardare quest’orchidea per rimanere affascinati dall’interno del fiore, le venature assomigliano in tutto e per tutto al muso di una scimmia, sembra quasi disegnato, invece è tutto merito della natura, un’altra scoperta straordinaria della bellezza del mondo botanico. Esistono circa 130 specie di “Dracula”, il circa è doveroso poichè se ne scoprono in continuazione di nuove. E’ un’orchidea difficilissima da coltivare poichè richiede delle condizioni climatiche estreme, quasi impossibili da realizzare in una casa, forse solo in una cantina sopravviverebbero grazie all’altra umidità, temperature fresche tutto l’annno, poca luce, poco movimento di persone attorno (amano stare tranquille) e, con qualche piccolo accorgimento, una buona ventilazione. Tutte queste condizioni devono essere rispettate, senza possibilità di alcuna esclusione in quanto non è una pianta da mezze misure: o tutto oppure ci possiamo dimenticare non solo la fioritura ma la sopravvivenza della stessa pianta.