I Carabinieri della stazione di Vimercate nei giorni scorsi hanno denunciato un uomo di 66 anni, di origini pugliesi ma residente a Monza, dopo aver scoperto che per anni ha mentito sul fatto di essere un avvocato. Aveva difeso in tribunale un artigiano 45enne di Cornate d’Adda, raggirandolo con astuzia, e facendosi pagare come da tariffario; ma lui questa professione non poteva proprio esercitarla, nonostante la sua laurea in legge e la sua presumibile abilità nel muoversi all’interno di un tribunale considerando gli anni di praticantato negli studi legali, non avendone mai superato l’esame di stato per l’abilitazione. Di certo la sua qualifica era fasulla, ma le sue tariffe erano sicuramente reali: difatti dal suo assistito truffato si è fatto dare 3mila euro solo nel 2013. Ma la denuncia di quest’ultimo gli è costata cara e la sua carriera di finto avvocato è stata stroncata e adesso i Carabinieri stanno indagando per capire se l’uomo ha già praticato la sua finta professione oltre al caso in questione e se ci possono essere quindi altre persone truffate. Intanto però l’uomo è accusato di esercizio abusivo di professione, truffa e appropriazione indebita. Questo è solo uno dei tanti casi di esercizio abusivo di professione che sono stati scoperti in Italia negli ultimi anni, come soprattutto quelli inerenti alla professione medica, che sicuramente ci insegnano a stare molto attenti alle persone a cui ci si affida.
