NUORO – Si torna a prlare dell’arresto di Marco Erittu, l’uomo che era stato arrestato nel 2007 per sequestro di persona, i fatti all’epoca aveva lasciato tutti noi sgomenti , ma nello stesso tempo vogliosi di giustizia, nei confronti di quei crimini che la legge fa tanta fatica a porre rimedio. L’allora detenuto Erittu è stato ucciso nel penitenziario di San Sebastiano di Sassari. L’uomo è stato trovato senza vita nella sua cella con una busta di plastica avvolta intorno al capo, impiccato ad un lembo di coperta e con la bocca piena di pezzi dello stesso tessuto. Infatti il caso è stato riaperto grazie a nuovi indizi. Secondo gli investigatori, l’agente di guardia sarebbe stato corrotto dai due detenuti, mandanti da esterni e avrebbe fatto finta di lasciare causalmente la cella di Erittu aperta, consentendo ai due artefici di entrare e uccidere l’uomo. Subito dopo per far sembrare il tutto un suicidio, curato nei minimi dettagli, ha richiuso la cella come se nulla fosse successo, lasciando all’interno il corpo senza vita del detenuto. Infatti, inizialmente la morte di Erittu era stata classificata come un suicidio.
Solo oggi sono venuti alla luce elementi schiaccianti , grazie a delle constatazioni della Procura Distrettuale Antimafia di Cagliari ,consentendo di riaprire l’inchiesta, secondo gli aquirenti Marco Erittu era un testimone scomodo per tanti, coinvolto nel sequestro di persona degli anni ottanta e segnalato per altre malefatte. In molti temevano una sua testimonianza che sarebbe stata la rovina per molti affari, quindi corrompendo l’agente di turno del carcere hanno fatto in modo che l’uomo tacesse per sempre.