Zone erogene del corpo femminile
Sarebbe bene che i nostri compagni fossero a conoscenza delle nostre zone erogene. Noi sappiamo che esperte carezze in certe zone inviano messaggi al cervello e questo, dopo averli elaborati, invia agli organi genitali una risposta sotto forma di una intensa eccitazione, turgore, lubrificazione genitale. Occorre, però, che queste informazioni vengano comunicate ai nostri amanti se sono uomini. Se sono donne lo sanno già e non ce n’è bisogno.
A noi donne piace essere baciate, accarezzate, stuzzicate dolcemente con le dita o con la lingua, sul viso, sulla bocca, sul collo, sulle orecchie, sulla nuca, sotto le ascelle, all’interno delle braccia, sull’addome, nella zona lombare, sui glutei (soprattutto alla base e nell’incavo), nell’interno cosce e sul seno, sensibile soprattutto intorno ai capezzoli.
Ce n’è per tutti i gusti!
Già negli anni Trenta Freud sosteneva che tutto il corpo è una zona erogena. Persino le caviglie e le ginocchia, se adeguatamente stimolati, possono diventare centraline del piacere.
Vorrei proprio vedere se una volta sedute al cinema gomito a gomito con Brad Pitt mi lascereste il posto!
Il clitoride
Il clitoride è un organo meraviglioso e preziosissimo, talvolta sconosciuto o trascurato. Non è immediatamente visibile, si trova all’interno del nostro corpo, al calduccio, protetto dalle grandi labbra della nostra vagina e a essa intelligentemente collegato da tantissime terminazioni nervose eccitabilissime. È un organo che produce un grande piacere, ci porta in paradiso, noi lo sappiamo benissimo!
Bisogna dirlo al nostro compagno, lui non ce l’ha e se nessuno glielo ha mai detto potrebbe non sapere neppure che esiste.
Non avete il coraggio di dirlo apertamente? Allora guidate le mani del vostro uomo e fategli scoprire l’interruttore del piacere femminile, in modo da trovare la strada che porterà all’esplosione del piacere che è l’orgasmo.
Il punto G
È un punto del piacere sessuale. Ma più che un punto è una zona, molto sensibile, che si trova nella parete anteriore della vagina a qualche centimetro di profondità. Non è facile da trovare e non è distinguibile al tatto.
Cercare il punto G in coppia durante il rapporto potrebbe essere divertente. Potrebbe diventare un gioco, in cui l’uomo fa l’esploratore e la donna la guida. Una specie di caccia al tesoro.
Tuttavia anche se la caccia risultasse fallimentare e il tesoro non si trovasse mai non vuol assolutamente dire che il sesso sia insoddisfacente!
Il piacere sessuale femminile può passare per il punto G ma non solo da quello e molto spesso la ricerca può diventare più divertente della scoperta.
Fonte: http://genova.mentelocale.it/