“Dobbiamo smetterla con il silenzio su questa crisi che uccide”. Ha tuonato così oggi Laura Tamiozzo la giovane neopresidente di “ Speranza al lavoro”, l’associazione a sostegno degli imprenditori in crisi istituitasi a Vigonza, in provincia di Padova. Un’associazione nata sulle ceneri di drammi familiari. Laura, 29 anni, è figlia di quell’Antonio Tamiozzo, morto impiccato la sera dell’ultimo San Silvestro.
L’accorato appello è quello di non sottovalutare quanto incorre dietro questo fenomeno, che è diventato sempre più frequente. Fenomeno che ha raggiunto proporzioni considerevoli (si legga anche) e che peggiora di giorno in giorno, quasi fosse un bollettino di guerra. Un trend che non è sfuggito nemmeno alla stampa straniera, e che è finito in prima pagina dell’Herald Tribune.
“Bisogna avere coraggio di denunciare la solitudine in cui sono immerse le famiglie degli imprenditori in difficoltà. Il lavoro è una componente fondamentale della nostra società lo stabilisce anche la Costituzione: il lavoro congiunge dipendenti e datori di lavoro”. Lodevole l’iniziativa proposta. «Per tutelare tutti e aiutare chi è in difficoltà – ha aggiunto la giovane – assieme alla Filca Cisl vogliamo ascoltare chi rischia la desertificazione emotiva ed economica. La cultura della ricchezza ha aumentato individualismo ed egoismo. Noi vogliamo essere una scelta di solidarietà e di etica di fronte a questo deserto». Sarà così messo a disposizione un numero verde e un gruppo di psicologi. Ad affiancare l’iniziativa Banca Etica., che studierà percorsi di credito d’emergenza per i bisognosi.