“Caro direttore continuare a dividere redazione tra vecchie e giovani, tra chi e’ in festa e chi è in lutto è offensivo per tutte”. Lettera aperta al direttore Augusto Minzolini lo hanno fatto 19 redattrici tra cui Elisa Anzaldo, Simona Sala, Maria Luisa Busi, Alessandra Mancuso, Gabriella Leonzi, Maria Grazia Mazzola. “Non siamo contrapposte e non è corretto che tu provi a metterci l’una contro l’altra. Usare il criterio dell’età e come fai tu solo per le donne è fuori dal tempo ogni età e ogni esperienza professionale ha il suo valore. L’unico criterio che deve valere anche al Tg1, per tutti, uomini e donne, vecchi e giovani, e’ quello della professionalità. Buon otto marzo a tutti’. Minzolini risponde “Ho risposto con il dato di fatto che una collega di cui non metto in dubbio la professionalità e che ha ricoperto il ruolo di conduttore per 28 anni, può tranquillamente passare ad un altro ruolo. Gliene ho proposto quattro e credo che sia discutibile, se non addirittura assurdo immaginare di poter ricoprire quel ruolo a vita. Il problema è proprio questo una persona deve ricoprire sempre lo stesso ruolo dimostrando una sorta di “sindrome da video”. Il tribunale di Roma ha rigettato il reclamo proposto dalla Rai contro l’ordinanza sul reintegro della Ferrario che commenta: “E’ il più bel regalo che potessi ricevere per la festa dell’8 marzo dopo mesi di dolorosa solitudine e umiliazione come donna”. E Minzolini: “La Ferrario dice di essere in festa, ma saranno in lutto le giovani potenziali conduttrici cui lei ha impedito una carriera restando incollata al video per 28 anni”: Interviene Franco Siddi presidente della Federazione nazionale della stampa: “Reintegrare subito la Ferrario è un atto di legalità”. L’assemblea del Tg1 condanna le offese e invita al reintegro immediato nel rispetto delle sentenze della magistratura. Il presidente Rai Paolo Garimberti chiosa: “Le sentenze si applicano non si commentano”. D’accordo con lui il consigliere Antonio Verro che spera però la Ferrario accetti un altro incarico, mentre per il consigliere Nino Rizzo, la giornalista va reintegrata subito: “Questo vale ancora di più in un’azienda a capitale pubblico per evitare ulteriori danni economici”. Ma Minzolini attacca accusando una parte dell’azienda di faziosità e di incapacità di rinnovarsi. Secondo gli avvocati della giornalista lo spostamento della Ferrario è da addebitarsi più che altro al dissenso manifestato nei confronti della linea editoriale del direttore del Tg1 e per questo se ne parlerà nelle sedi competenti. La questione è ancora aperta.