Roma – E’ scontro tra Italia e Tunisia sulla questione immigrazione, il governo tunisino infatti ha smentito la voce sull’accordo firmato con il nostro paese.
Intanto continuano gli sbarchi mentre i trasferimenti rallentano. E’ caos anche nel governo sulla gestione degli immigrati.
Lo scorso 25 marzo i Ministri Maroni e Frattini, tornano dalla Tunisia annunciando di aver siglato un patto per il quale il Tunisi si impegnava a riprendersi tutti i migranti giunti sull’isola di Lampedusa.
Ieri il governo tunisino, con una nota pubblica, ha fatto sapere che l’accordo in realtà non è mai esistito.
Cresce dunque l’imbarazzo del nostro governo che attraverso la Farnesina annuncia un “no secco a un nuovo accordo”.
Non solo, il governo tunisino ha chiesto maggiore solidarietà al governo Italiano, perché nonostante la crisi tunisina, il paese “è stato in grado di accogliere centinaia di migliaia di rifugiati libici”. Il premier dovrà recasi proprio in Tunisia ad inizio settimana, e dovrà farlo in un clima rovente tra i due paesi.
Intanto la maggioranza appare sempre più divisa sulla gestione degli immigrati. Berlusconi aveva affermato, da Catania, che “L’Italia era ed è un paese di migranti” e come sia importante “mettere in atto azioni di comprensione e generosità che sono proprie di un Paese civile e cattolico”.
Ma la Lega non tarda a dire la sua, e il ministro Calderoli tuona dicendo: “Clandestini fora di ball”, riecheggiando dal Ministro Bossi che afferma: “Se qualcuno la pensa diversamente, ospiti i clandestini a casa sua”, aggiunge.
“Il nostro dovere, continua Calderoli, è difendere il nostro territorio, i nostri posti di lavoro, garantire la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico. L’unica soluzione è quella che ha sintetizzato Bossi: ’fora di ball”.
Sonia Bonvini