Giungono ad una nuova conclusione gli inquirenti che indagano sul delitto di Brembate. La piccola Yara secondo le attuali conclusioni sarebbe stata prima malmenata e poi strangolata. Il medico legale Cristina Cattaneo, ha infatti rilevato dei segni che confermerebbero questa tesi. L’assassino dunque, solo successivamente ad una violenta colluttazione, avrebbe usato entrambe le mani per stringerle la gola e soffocarla senza pietà. La notizia è stata riportata dal settimanale “Oggi“, in edicola dal 23 marzo. Ma non solo, dai risultati dell’autopsia (sono state rilevate due vistose ecchimosi sotto gli occhi e un colpo tremendo alla tempia sinistra) è emerso che probabilmente quando Yara è stata strozzata era priva di sensi. Quindi Yara era già morta quando l’assassino ha poi inferito sul suo corpo con un coltello: la vittima infatti non ha perso sangue.
