Torino, Piazza Gaetano Scirea 50, Juventus Stadium. Il Torino calca il palcoscenico più moderno della Serie A italiana per la prima volta. La partita inizia con un Torino molto aggressivo che in un paio di occasioni rischia di portarsi in vantaggio. La Juventus per mezz’ora sembra quella di San Siro: vuota, senza idee e senza il buon gioco che in questo anno e mezzo l’ha contraddistinta. Al 26′ l’arbitro Rocchi ravvisa una dubbia carica sul portiere da parte di Pogba, che sembra essere stata fatta invece dal compagno di squadra di Gillet, Ogbonna. Sembra ci voglia un episodio per sbloccare il risultato, e in un certo senso quell’episodio arriva: il difensore granata Glik commette un’ingenuità, facendosi espellere, autore di un bruttissimo fallo nei confronti di Giaccherini. Toro in 10, e Juventus che inizia a scatenarsi in avanti. La squadra di Conte inizia a creare azioni offensive ma spreca molto: Vucinic serve Pogba che tenta di dribblare due avversari, ma il pallone finisce su Basha, che prima lo ferma con le mani e poi stende lo stesso Pogba. L’arbitro Rocchi concede il penalty che Pirlo spedisce alto. Nel secondo tempo è un’altra Juve: più aggressiva, più cinica, più devastante. Inizia un vero e proprio assedio nell’area di rigore granata, che vede il portiere Gillet protagonista positivo. Molti palloni passano per i piedi di Giovinco, come quello che al 12′ arriva sui piedi della “formica atomica” che pennella un cross perfetto per la rete di testa in tuffo di Marchisio. Passano altri dieci minuti e Vucinic inventa un assist perfetto per Giovinco che, come a Pescara, dopo lo stop insacca sul palo opposto, battendo Gillet: 2a0 per la Juventus. Il Terzo goal arriva da un’altra invenzione del montenegrino Vucinic che effettua una sponda di petto per Marchisio che fissa il risultato sul 3 a 0 per i bianconeri, che momentaneamente si trovano a +5 da Napoli, e che sono con la testa gia a Donetsk, per la decisiva partita di Mercoledì contro lo Shaktar in Champion’s League.
