Il campionato è iniziato da appena 7 giornate ma già questa stagione può essere ricordata dai tifosi milanisti come quella caratterizzata da “l’incubo-Giudice Sportivo“. Infatti appena quando, con Juventus-Milan di ieri, Mario Balotelli aveva finito di scontare la squalifica per tre turni (per cui tra l’altro il Milan aveva deciso di non presentare ricorso per dare un messaggio forte al ragazzo) che si era meritato per le proteste e gli insulti nei confronti dell’arbitro Banti subito dopo il fischio finale di Milan-Napoli; ecco arrivare un nuovo capitolo.
Il Giudice Sportivo, infatti, dopo aver analizzato, tramite il dispositivo della prova tv, i filmati di Milan-Juventus ha deciso di comminare una squalifica di tre giornate al difensore rossonero Mexes per il pugno che al 49′ ha rifilato al collega di reparto bianconero Chiellini. Tre turni di squalifica che vanno a sommarsi alla giornata di stop già prevista per la doppia ammonizione, e quindi l’espulsione, rimediata poi da Mexes nel corso della gara. Il totale è facile: quattro giornate di stop con Mexes che tornerà a disposizione per Chievo-Milan del 10 novembre.
Il Giudice Sportivo ha motivato così la decisione: “Le immagini televisive documentano che nelle circostanze segnalate il calciatore rossonero, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio d’angolo, con un repentino movimento in avanti del braccio destro, colpiva da tergo con un pugno all’altezza del collo il calciatore bianconero, che cadeva dolorante al suolo. L’azione proseguiva senza che l’arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto, come precisato su richiesta di questo ufficio con mail pervenuta alle ore 15.18 odierne, l’episodio non era stato notato ne dal Direttore di gara né dai suoi Collaboratori”. Il giudice ritiene “che il riprovevole gesto compiuto dal Mexes, del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui entrambi i protagonisti si trovavano, integri per l’evidente volontarietà, l’energia impressa e la delicatezza della zona (collo) attinta dal colpo, gli estremi della ‘condotta violenta’ sanzionabile ex art. 19, n. 4 lettera d) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva. Ne consegue l’ammissibilità della prova televisiva e la sanzionabilità del segnalato comportamento che appare equo quantificare nei termini precisati nel dispositivo”.
Ma non è finita qui: il Giudice Sportivo ha anche disposto che Milan-Udinese, in programma il 19 ottobre dopo la sosta per le Nazionali, sarà disputata in un San Siro a porte chiuse. Il Giudice ha infatti punito la società rossonera “per avere alcune centinaia di suoi sostenitori, alcuni minuti prima dell’inizio della gara, al 6′ ed al 43′ del secondo tempo, intonato un insultante coro espressivo di discriminazione territoriale nei confronti dei sostenitori di altra società; seconda violazione (confronta C.U. 47 del 23 settembre 2013 – ndr, ci si riferisce ai cori razzisti contro la città di Napoli partiti dalla Curva rossonera nello scorso match contro i partenopei e che costarono la chiusura della Curva stessa nella successiva partita in casa contro la Sampdoria); sanzione minima ex art. 11, n. 3 e 18, comma 1, lettera d); infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale”.
Il Milan, multato anche di 50mila euro, ha già annunciato che presenterà ricorso contro questa decisione e in un comunicato sul suo sito fa sapere: “Il Giudice Sportivo ha stabilito che l’AC Milan dovrà disputare la prossima gara casalinga a porte chiuse. Il provvedimento, che è privo di giustificazione, sarà oggetto di ricorso”.