“Mi misi a piangere senza più fermarmi”. Dimenticando ogni vergogna e senso del pudore, Silvio Berlusconi ha così commentato a Porta a Porta in onda questa sera il suo stato d’animo l’11 settembre 2001 alla notizia degli attentati. Così, dopo il cuore sanguinante a seguito dalla manovra, sono arrivate le lacrime per l’attentato alle torri gemelle. In questo melodramma di serie B il Premier ha fatto anche la sua acuta disamina degli eventi che portarono allo sfacelo mondiale a cui tutti stiamo assistendo: “Io credo che i governi democratici devono adempiere ad un compito enorme, cioè’ devono difendere la loro sicurezza, la sicurezza dei loro cittadini e garantire loro la libertà’ dalla paura. Questa e’ la nuova frontiera, direi, della libertà. Io credo che l’esempio dato dagli americani l’11 settembre di dieci anni fa, quando tutte le nazioni americane si strinsero intorno al loro Presidente senza distinzioni politiche, senza distinzione religiose, io credo che quell’esempio resti una testimonianza preziosa di come un popolo possa reagire con determinazione di fronte alle peggiori tragedie. Ed e’ stata proprio le determinazione americana a portare recentemente anche all’eliminazione di Bin Laden, il Capo di Al Qaeda che ideo’ proprio l’11 settembre e la scomparsa di Al Qaeda e’ stata sicuramente un colpo durissimo per i nemici dell’Occidente e della loro libertà”. Il Capo del Governo ha così citato, senza saltarne nemmeno uno, tutti i luoghi comuni che da sempre vengono forniti dai canali ufficiali, ottenendo così il plauso degli ingenui che continueranno a credere che un gruppo di signori malvagi ha voluto colpire gli Stati Uniti e che questi abbiano reagito per vendetta. Ma in fondo questo è quello che la gente vuole sentirsi dire.