SAN FRANCISCO – Apple starebbe per abbandonare i processori Intel; pare che Cupertino voglia puntare sui processori Arm, per garantirsi un futuro solido nel mercato del mobile. Le voci si rincorrono già da molto negli ambienti specializzati, ma le parole di Jean-Louis Gassée, ex Presidente della divisione Prodotti Apple, pesano come un macigno sull’operato di Intel: dato che il futuro è dei dispositivi portatili, e Intel non sembra davvero in grado di garantire prodotti competitivi, almeno nell’immediato, meglio rivolgersi altrove. I partner principali sembrano essere quindi gli sviluppatori dei chip Arm, tecnologia su cui Apple sta già investendo, come dimostrano le componenti dei processori A4 ed A5, su cui si basano i dispositivi portatali che utilizzano iOS, quindi iPhone, iPad e iPod touch.
Il passaggio ai processori Arm sarà comunque graduale, e inizierà solo quando saranno disponibili microprocessori a 64-bit, indispensabili per non sconvolgere completamente il codice del sistema operativo MacOS. Punto di forza di quanto sviluppato dalla Arm Holdings è il basso consumo energetico, in rapporto alle alte prestazioni; caratteristica fondamentale data la sempre maggiore predominanza che i dispositivi portatili hanno all’interno del mercato. E sempre nelle parole di Gassée si intravede anche la fine dei PC, destinati ad un mercato di nicchia, professionale o altamente specializzato.